Cristian Betti presidente AuriIl 27 luglio riunione dell’assemblea dei sindaci per approvare proposta del Consiglio direttivo

“Per il 2018 ci sono aumenti prossimi allo zero mentre nel 2019 saranno molto contenuti”

(UMWEB) – Perugia, – Dopo la delibera del Consiglio direttivo dell’Autorità umbra rifiuti e idrico (Auri), che si è espresso sulle tariffe del servizio idrico per le annualità 2018 e 2019 per i tre gestori umbri, Umbra Acque, Valle umbra servizi (Vus) e Servizio idrico integrato (Sii), la palla passa all’assemblea dei sindaci, chiamata ad approvare la proposta tariffaria venerdì 27 luglio a Foligno, nella sede del sub ambito 3 a Palazzo Monaldi Barnabò, in piazza XX settembre. Questa proposta rappresenta il primo intervento dell’Auri rispetto alle tariffe idriche regionali, che si inserisce nel metodo tariffario definito per il quadriennio 2016-2019 e già approvato nel 2016 dagli ex Ambiti territoriali integrati poi confluiti in Auri.
“La manovra tariffaria – ha dichiarato Cristian Betti, presidente dell’Auri –, nonostante il notevole aumento degli investimenti e il generale aumento dei prezzi dovuto al rincaro dei costi energetici, ha visto per il 2018 incrementi tariffari, rispetto alla precedente annualità del 2017, prossimi allo zero”. “In particolare – ha spiegato Betti – per il sub ambito 1, 2, e 3 gli aumenti si attestano allo zero per cento e nel sub ambito 4 allo 0,54 per cento per il 2018 mentre per il 2019 gli incrementi saranno molto contenuti: nel sub ambito 1 e 2 saranno del 2 per cento in più, nel sub ambito 4 dell’1,59 per cento in più mentre nel sub ambito 3 dello zero per cento. Con questa proposta tariffaria l’Auri ha attuato i principi della riforma regionale introducendo elementi di unitarietà nella gestione dei tre gestori regionali e promuovendo una manovra di contenimento tariffario rispetto a quelle che si erano avute negli anni precedenti”.
Per quanto riguarda gli investimenti dell’idrico “nel sub ambito 1 e 2, ovvero Città di Castello e Perugia – ha continuato Betti – si è passati dai 10 milioni di euro del 2015 a una previsione di 45 milioni per il biennio 2018/2019, il tutto a fronte di nessun aumento nel 2018 e un aumento del 2 per cento nel 2019 rispetto al 2017. Nel sub ambito 3, ovvero Foligno, l’incremento tariffario per il 2018 e 2019 è pari allo zero per cento a fronte, anche qui, di investimenti per 23 milioni di euro nel biennio 2018/2019 e tenuto conto anche delle difficoltà determinate dal sisma del 2016. Nel sub ambito 4, ovvero la provincia di Terni, l’incremento tariffario è stato fortemente ridotto rispetto a quello già programmato nel 2016, anche qui a fronte di importanti investimenti nelle infrastrutture e cioè 40 milioni di euro nel biennio 2018/2019. In questo sub ambito, infatti, era stato deliberato per il biennio 2018/19 un aumento del 5,50 per cento. Dunque, complessivamente la riduzione tariffaria per il biennio 2018/2019 è pari all’8,87 per cento rispetto a quella già programmata”.
“Si può dunque affermare – ha concluso Betti – che il sistema umbro del servizio idrico è un sistema solido, solidità dimostrata anche nel corso della crisi idrica del 2017 che è stata superata senza grandi difficoltà. In tale contesto l’attuale manovra tariffaria si caratterizza per un notevole contenimento tariffario a fronte di ingenti investimenti. A questi vanno aggiunti, per il biennio 2018/2019, investimenti per un importo quasi corrispondente agli investimenti finanziati dalla tariffa, che saranno possibili grazie a risorse pubbliche messe a disposizione dalla Regione e dallo Stato, il tutto per rendere la rete idrica umbra sempre più efficiente e performante”.


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