IMG 6584(UMWB) Perugia. Dal dubbio di un tumore al seno alla diagnosi e poi all’intervento chirurgico sono trascorse meno di tre settimane.

Roberta, una donna di 44 anni ha voluto contattare la direzione dell’Azienda Ospedaliera di Perugia non appena è tornata a casa. “ Le esperienze che si vorrebbero evitare-dice- vanno affrontate con coraggio e speranza, ma desidero far presente di aver trovato sul mio percorso persone e professionisti straordinari. Ringraziarli è il minimo che possa fare, perché in simili situazioni una donna ha bisogno di sentirsi protetta non solo dalla propria famiglia”. Roberta verso la fine dello scorso mese di luglio grazie autopalpazione aveva rilevato la presenza di un nodulo; da qui la richiesta del medico di medicina generale per una mammografia a carattere di urgenza. Anche grazie alle sedute straordinarie previste dal piano per il contenimento delle liste d’attesa attivate dal nosocomio perugino, la donna usufruiva della prestazione richiesta nella tempistica indicata dal medico. Dopo gli esami strumentali, la biopsia confermava il sospetto di un tumore al seno e la sinergia tra professionisti che operano nello stesso ambito permetteva di programmare l’ intervento chirurgico in tempi brevissimi. “ Come capita sempre quando si vivono situazioni analoghe – racconta ancora Roberta- con la mia vicina di letto abbiamo familiarizzato, trovando conforto nel fatto di avvertire un trattamento umanizzante da parte del personale della senologia, dal Dottor Andrea Saracini e dalla assistente di radiologia Teresa Zarmanian, e poi da quello della equipe del professor Antonio Rulli, senza dimenticare il Dottor Francesco Barberini, che oltre alla assistenza ha contribuito a scacciare i cattivi pensieri, rispondendo a tutte le domande che in questi casi tutte le donne si fanno”.


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