Borghesi: “La Provincia può studiare progetti in sinergia con le associazioni e la struttura carceraria per aiutare chi ha avuto difficoltà i passato a vivere e non sopravvivere”
(UMWEB) Perugia, Si chiamano Monica Corda, Patrizia Plini, Simona Forconi, Stefania Katarzyna Bajner le poetesse che hanno vinto due prestigiosi premi nazionali quello assegnato dall’Accademia “Gioacchino Belli” di Roma e dall’Unesco di Udine. Questa mattina la cerimonia di consegna dei premi si è svolta nella sezione femminile della Casa circondariale di Capanne a Perugia di cui è Direttore, la dottoressa Bernardina di Mario. Le vincitrici infatti fanno parte di un gruppo di detenute che hanno frequentato il corso di scrittura creativa della poetessa Francesca Gosti, membro dell’Associazione “Nel Nome del Rispetto” presieduto da Maria Cristina Zenobi che ha sostenuto il progetto. Per la Provincia di Perugia ha preso parte la Consigliera Erika Borghesi che nel portare i saluti del Presidente Luciano Bacchetta, ha esortato le detenute a proseguire il cammino di ricerca interiore intrapreso con tanto successo affinché si riesca “a capire cosa non è andato in passato e si possa tornare a vivere e non sopravvivere nel futuro”. Borghesi ha inoltre raccolto la sollecitazione del Direttore Bernardina di Mario di realizzare all’interno della Casa Circondariale, specialmente nella sezione maschile, corsi che fungano da deterrente alla piaga dei femminicidi. “Come istituzione, insieme alle associazioni – ha concluso Borghesi – si potrebbe costruire qualcosa di importante qui dentro”. Il premio “Belli” è stato consegnato dal presidente dell’Accademia Fausto Desideri, psicologo e poeta, affiancato dal vice presidente Carlo Volponi e da una folta delegazione del prestigioso sodalizio romano fondato nel 1970, che conta seimila associati e 200 soci onorari tra i più rappresentativi del mondo della cultura italiano. Le veci della presidente dell’Unesco di Udine Renata Capria D’Aronco sono state svolte da Bruna Cascelli dell’Unesco di Foligno. Cristina Virili vicepresidente dell’Associazione “Nel nome del Rispetto” nel portare i saluti della Presidente ha spiegato come il progetto di scrittura creativa nella sezione femminile di Capanne sia nato ragionando con Francesca Gosti. “Noi – ha detto rivolta soprattutto alle detenute – lavoriamo tanto con i ragazzi delle scuole, stando tra voi penso che se in passato qualcuno vi avesse dato più opportunità non vi trovereste qui”.
Francesca Gosti ha ringraziato il Direttore di Mario per averla accolta nell’istituto permettendole di condividere quella che è la sua grande passione, il suo grande amore: la scrittura. Ma soprattutto ha ringraziato le detenute per averle permesso di entrare nel loro mondo. Alle vincitrici si aggiungono i nomi di Flaminia, Loredana, Mona, Elena, Magda ciascuna con la propria storia, le proprie sofferenze, la propria voglia di riscatto. Una via fatta di ostacoli, ma che la poesia può aiutare a superare.
Nella Casa Circondariale di Capanne sono circa 400 i detenuti di cui 70 donne. Il 70 per cento sono stranieri.