Foto di gruppo dei Vescovi umbri(UMWEB) Perugia. Si è tenuta lunedì 11 marzo, presso il Pontificio Seminario Regionale Umbro “Pio XI” di Assisi, la riunione mensile della Conferenza episcopale umbra (Ceu), presieduta dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo. Ai lavori hanno partecipato il cardinale Gualtiero Bassetti e tutti i vescovi della Regione ecclesiastica che hanno dato il loro benvenuto a mons. Marco Salvi, vescovo ausiliare eletto di Perugia-Città della Pieve, che riceverà l’ordinazione episcopale domenica 31 marzo (ore 16) nella cattedrale di Arezzo. Alla riunione era anche presente l’arcivescovo eletto di Lucca mons. Paolo Giulietti a cui i confratelli hanno riservato un caloroso ringraziamento per il servizio svolto alla Chiesa umbra quale segretario della Ceu nel periodo in cui è stato vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, donandogli una pregevole ceramica di Deruta in ricordo della terra umbra.

Nel corso della riunione è stato designato nuovo segretario della Ceu mons. Marco Salvi, che è stato nominato anche presidente della rete del Musei ecclesiastici umbri. Il vescovo di Gubbio mons. Luciano Paolucci Bedini è stato nominato delegato per le Comunicazioni sociali e per il Servizio del Sovvenire.

Inoltre sono stati nominati i tre assistenti ecclesiastici dell’AGESCI Umbria: assistente ecclesiastico regionale padre Damiano Romagnolo Ofm; assistente ecclesiastico Zona Monti Martani don Lucian Afloarei, della diocesi di Terni-Narni-Amelia; assistente ecclesiastico regionale per la Branca Rs don Marco Crocioni, sempre della Chiesa ternana.

Tra gli argomenti trattati dalla Ceu, quello dell’importante evento dell’Assemblea ecclesiale regionale, che si terrà a Foligno il 18-19 ottobre 2019, dal titolo: “Perché la nostra gioia sia piena: l’annuncio di Gesù Cristo nella terra umbra”. Al riguardo il presidente della Ceu mons. Renato Boccardo ha sottolineato che «i vescovi sono stati informati sul percorso di preparazione dell’Assemblea che entra in Quaresima nella fase operativa a livello diocesano e parrocchiale. Sulla base dell’instrumentum laboris le diverse entità ecclesiali sono chiamate a leggere la realtà delle nostre Chiese locali. E’ importante che questo momento non si riduca ad un’operazione tecnico statistica, ma diventi un vero e proprio itinerario di conversione pastorale e di maturazione spirituale verso la Pasqua, fatto di ascolto della Parola, di dialogo fraterno, di discernimento e di preghiera».


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