Grazie alla Caritas Diocesana di Assisi 30 disoccupati verso l’inserimento lavorativo. Monsignor Domenico Sorrentino: “Una risposta concreta alla povertà”
(UMWEB) Perugia, – “Se si vuole dare una risposta alla povertà occorre operare sul versante dell’occupazione”. È il messaggio lanciato dal vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina nella sala Falcone-Borsellino del palazzo della Provincia di Perugia per presentare il progetto #Mettiamocialavoro che ha avviato un percorso lavorativo-formativo per 30 disoccupati. Si tratta di un’iniziativa della Caritas diocesana, in collaborazione con la Pastorale giovanile, la Commissione per i problemi sociali e il lavoro e il Progetto Policoro e prevede un piano da circa 65 mila euro per farsi prossimi a chi non lavora mettendo in campo due percorsi: uno con dieci borse-lavoro e l’altro per altri dieci che frequenteranno un corso di manutentore del verde. “Il progetto cerca di operare nei confronti della povertà e della fragilità – ha aggiunto il vescovo – non soltanto dando qualcosa che possa servire nell’immediato, ma offrendo una prospettiva nella quale le persone implicate devono metterci la loro curiosità, il loro impegno e voglia di fare”. Monsignor Sorrentino ha fatto poi riferimento a “Economy of Francesco” e alla due giorni del Santuario della Spogliazione dal titolo “Dalla casa del sé alla casa del noi” che si svolgerà in questo fine settimana. “Siamo dentro un’ottica di un’economia che va costruita insieme, dobbiamo trovare soluzioni alternative. Anche per questo il Papa ha scelto di nuovo Assisi per un grande evento che chiama al confronto le energie più giovani per interrogarsi e cercare vie nuove di uscita da questa situazione globale che è sempre più pesante. In questo fine settimana avremo due intense giornate di riflessione, primo step verso l’evento con il Papa”. Nel dettaglio dei progetti si è soffermato poi il direttore della Caritas Maurizio Biagioni. “Si sono presentati 69 candidati, 29 donne e 40 uomini, di cui 40 over 35. La maggior parte, 48, erano di nazionalità italiana. È stata fatta una graduatoria di 24 idonei: i primi dieci usufruiranno delle borse lavoro presso le aziende selezionate. Vista la caratteristica dei candidati, molti dei quali stranieri, abbiamo deciso di organizzare un corso gratuito di italiano per dieci persone di 40 ore. Nel corso delle selezioni - ha spiegato ancora Biagioni – è emerso anche che molti, pur avendo professionalità spendibili, non riuscivano a far emergere queste loro caratteristiche. Così abbiamo deciso di organizzare anche un corso di orientamento al lavoro di sei ore per altre dieci persone. In totale, quindi, siamo riusciti ad assicurare la nostra assistenza a quasi una persona su due”. Le persone selezionate, che prenderanno borse lavoro di circa 520 euro netti al mese, inizieranno il loro tirocinio a giugno e termineranno alla fine dell’anno. Per la creazione delle borse lavoro la diocesi è ricorsa alla collaborazione della GI Group S.r.l., una realtà multinazionale, che si è occupata dei colloqui dei candidati e stilato la graduatoria. Era presente Mattia Inguscio che ha sottolineato l’importanza dei tirocini curriculari finalizzati all’inserimento stabile e definitivo in azienda.