(ASI) Perugia. Il Clero dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve si appresta ad accogliere un suo nuovo membro, don Lorenzo Perri, seminarista diocesano, che sarà ordinato sacerdote dal cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti nella cattedrale di San Lorenzo sabato 20 giugno (ore 18). E’ sempre una grande ricchezza per la Chiesa e per il popolo di Dio l’arrivo di un nuovo e giovane presbitero, che si mette totalmente al loro servizio. La Chiesa che è in Perugia-Città della Pieve sta vivendo una “primavera” di vocazioni sacerdotali; basti pensare che il Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Assisi è attualmente frequentato da venti seminaristi perugino-pievesi, di cui otto sono giunti al termine dell’“Anno propedeutico” (il primo).
Sabato prossimo sarà una giornata di “grande festa” per don Lorenzo Perri e per l’intera comunità diocesana, in particolare per le comunità parrocchiali dove, da seminarista, il futuro sacerdote ha prestato servizio.
Nato a Perugia il 2 maggio 1989, Lorenzo Perri ha conseguito la maturità scientifica e alla fine dell’estate del 2008 ha fatto il suo ingresso nel Pontificio Seminario di Assisi per i sette anni di formazione. Il suo tirocinio pastorale l’ha portato a conoscere le realtà parrocchiali di Madonna Alta e Monteluce in Perugia e di Pierantonio, nel comune di Umbertide, sino alla sua ordinazione diaconale avvenuta lo scorso 28 settembre e celebrata dal cardinale Bassetti.
La vocazione sacerdotale in Lorenzo nasce nella periferia di Perugia, nel quartiere di Montegrillo, dove dieci anni fa è stata fondata la locale “Società sportiva dilettantistica”. Sono stati gli amici che ha incontrato lì, i tanti bambini della “Primavera”, ormai laureandi, e le ragazze della stessa realtà sportiva a chiedergli di cambiare la sua vita per sempre. Sono loro che gli hanno chiesto per la prima volta «chi fosse Dio», mentre lui era ancora un ragazzino di sedici anni; loro i primi a chiedergli di essere un “padre” che sa ascoltare, che sa servire, che sa perdonare. Un uomo che sappia perdere quei pochi soldi che ha, il riposo, il tempo, l’ultima parola, il suo orgoglio, i suoi desideri, il sogno di un successo tutto suo, che sappia perdere tutto perché di una cosa sola ha bisogno: del prossimo.
«Il prossimo è l’unica occasione che ci è stata concessa per amare – commenta il futuro sacerdote –, l’unica per vivere davvero e senza di esso non conosceremo mai Dio, come dice la Legge antica».
Questa è la “semplice” storia della vocazione di Lorenzo Perri, della sua “vita persa”, perché «così Dio ha pensato l’amore».