polizia 640x405"L'attività di indagine svolta dal commissariato P.S. di Spoleto in ordine alle denunce di truffe on line ha permesso di individuare e denunciare all'A.G. due soggetti italiani pregiudicati.

(UNWEB) Spoleto. Una Donna spoletina subiva una truffa on line. La vittima si accordava per l'acquisto di diversi capi di abbigliamento via web, pagando regolarmente tramite bonifico. Ad un certo punto, resasi conto che la merce non giungeva, e dopo inutili e reiterati tentativi di ricontattare l'autore, la vittima ha capito di essere stata truffata e si rivolgeva alla Polizia di Stato.

Le indagini esperite dagli Agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Spoleto permettevano di individuare l'autore della truffa, rivelatosi poi un accanito truffatore seriale annoverando a suo carico numerosi precedenti dello stesso tipo e già denunciato in diverse parti d'Italia. Un 50enne residente in Provincia di Napoli. Gli investigatori del Commissariato di Spoleto accertavano le modalità con il quale il truffatore aveva adescato la vittima e si risaliva alla sua identità tramite diversi accertamenti. Si era infatti accertato che l'autore si faceva bonificare la cifra su un conto corrente on line ma non provvedeva poi a spedire i capi di abbigliamento ordinati dalla vittima. Gli agenti del Commissariato spoletino effettuati gli incroci di dati e le ulteriori verifiche, individuato il soggetto lo denunciavano all'Autorità giudiziaria, dovendo adesso rispondere di truffa.

In una seconda indagine condotta dagli uomini del Commissariato di Spoleto avviata dopo che una pensionata aveva denunciato di essere stata truffata. La donna infatti aveva ricevuto una chiamata sulla sua utenza telefonica mobile da parte di un individuo che asseriva di essere dipendente di Poste italiane il quale facendole credere che vi erano problemi con la sua carta bancomat si faceva comunicare i dati di accesso al conto Bancoposta. La denunciante successivamente si accorgeva che dal suo conto erano stati asportati circa 6 mila euro. Le indagini poste in essere hanno permesso di individuare e denunciare all'A.G. un cittadino italiano 1972 titolare del conto ove era stata accreditata la somma sottratta alla denunciante. L'indagato dovrà anch'egli rispondere del reato di truffa dinanzi all'A.G. competente." 

Così, in una nota, la Questura di Perugia


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