IMG 20210319 WA0092(UNWEB) Perugia. “Personale del Reparto Volanti della Questura di Perugia, diretti, diretti dal Commissario dr.ssa CORNELI Monica, impegnati in servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere, nella zona di Madonna Alta-Via Settevalli-Fontivegge, procedevano al controllo dell'area verde del complesso urbano in particolare compreso fra via del Macello e via Martiri dei lager.


Gli agenti mettevano in atto una strategia operativa finalizzata a stringere il cerchio nelle zone maggiormente frequentate da assuntori di sostanze stupefacenti e spacciatori.
Nelle fasi di avvicinamento, al fine di mettere in atto un controllo appiedato dei presenti, alla vista degli agenti si veniva a creare un fuggi fuggi generale.
I poliziotti, però, in previsione di tale comportamento approcciavano, sin da subito, l'area in questione con una manovra a tenaglia tanto da riuscire, a seguito di un inseguimento lungo e articolato, a fermare due cittadini stranieri scappati fulmineamente all'arrivo degli agenti della Volante.
A seguito di controllo i due sono risultati essere un cittadino extracomunitario di origini albanesi, classe 1997, con a carico numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio e e in materia di sostanze stupefacenti. Il secondo, un cittadino extracomunitario di origini marocchine classe 1996, anch'esso con precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio.
L'approfondimento del controllo ha permesso di trovare l'albanese in possesso di metadone e fuori dal proprio comune di residenza. A carico dell'uomo, inoltre, risultava un divieto del Questore di ritorno nel Comune di Perugia.
Il cittadino marocchino, invece, veniva trovato in possesso di tre bottiglie integre di amaro di cui non sapeva fornire un giustificato motivo di possesso e, ben nascosta in una tasca del pantalone indossato, un involucro di carta stagnola contenente una dose di sostanza stupefacente, del peso di circa mezzo grammo, esaminata dal Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura di Perugia come eroina.
Il cittadino albanese veniva deferito all'A.G. perché inottemperante al divieto di ritorno nel comune di Perugia, ai sensi dellart.73 D.P.R. 309/90 per possesso di sostanze stupefacenti e sanzionato amministrativamente per inosservanza delle norme anti contagio Covid-19 attualmente in vigore in quanto fuori dal proprio comune di residenza.
Il cittadino marocchino invece veniva deferito all'A.G. per il reato di ricettazione e sanzionato ai sensi dellart.73 D.P.R. 309/90 per possesso di sostanze stupefacenti. A carico di quest'ultimo, messo a disposizione dell'Ufficio Immigrazione, venivano avviate le pratiche per la sua espulsione in quanto irregolare sul Territorio Nazionale.
Oltre ai soggetti suddetti il personale dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico identificava e procedeva al controllo di altre persone presenti nell'area suddetta dai quali non emergeva alcun fatto reato o irregolarità.”
Così, in una nota, la Questura di Perugia.


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