(UNWEB) Perugia. "Qualche sera fa gli Agenti del Commissariato di Foligno e della Polfer, operando in perfetta sinergia, hanno proceduto all'arresto in flagranza di un 33enne marocchino per il reato di evasione.
All'operazione della Polizia ha dato impulso la segnalazione, raccolta dagli Agenti del Commissariato, di un nordafricano molesto a bordo del treno regionale che da Perugia portava a Foligno; la descrizione del soggetto ha immediatamente indotto i poliziotti a sospettare che si trattasse del 33enne, soggetto già a loro noto per reati contro il patrimonio, in materia di sostanze stupefacenti, nonché proprio per evasione.
Pertanto, la Sala Operativa del Commissariato, sapendo che quella persona doveva teoricamente starsene a casa agli arresti domiciliari, ha subito inviato la Volante a fare un controllo presso la sua abitazione; contemporaneamente, sono stati allertati i colleghi della Polfer affinché si facessero trovare pronti all'arrivo del treno segnalato.
Procedendo in questa maniera, è accaduto che, proprio quando la Volante aveva constatato l'assenza da casa del nordafricano, il medesimo è stato visto scendere dal treno dagli Agenti della Polfer, che naturalmente non hanno esitato a bloccarlo.
I successivi accertamenti esperiti dai poliziotti hanno confermato l'identità del soggetto, nonché l'attualità della misura cautelare degli arresti domiciliari gravante nei suoi confronti.
Di conseguenza, gli Agenti del Commissariato e della Polfer hanno proceduto congiuntamente all'arresto in flagranza del cittadino marocchino, contestandogli il reato di evasione.
Nella mattinata del 7 gennaio, poi, si è svolto dinanzi al G.I.P. presso il Tribunale di Spoleto il processo per direttissima a carico del giovane, all'esito del quale l'arresto in flagranza è stato convalidato ed è stata disposta a suo carico l'esecuzione della misura degli arresti domiciliari con applicazione del c.d. braccialetto elettronico.
Rimane ferma la presunzione di innocenza del soggetto sino all'eventuale sentenza di condanna definitiva."
Così, in una nota, la Questura di Perugia.