5f203053 7572 4d0c bd72 715e2ef43a05(UNWEB) Assisi. "Nell'ambito delle attività dalla Polizia di Stato, particolarmente importante è quella relativa all'accertamento in merito alla corretta detenzione delle armi e del relativo munizionamento.

L'articolo 38 del TULPS, infatti, prevede che l'autorità di pubblica sicurezza possa effettuare delle verifiche di controllo al fine di assicurare che il detentore delle armi le custodisca in un luogo idoneo che offra garanzie di sicurezza.

Nell'ambito di questa materia, rilevante è stata l'attività degli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Assisi che, nell'ultimo periodo, hanno intensificato i controlli presso le abitazioni e i luoghi in cui – secondo le denunce effettuate all'autorità di pubblica sicurezza – risultano essere custodite le armi dei titolari di licenza e dei detentori.

Si tratta di un'operazione che si è svolta in tutto il territorio assisano comprendendo oltre le realtà di Assisi, Bastia Umbra, Cannara e Petrignano d'Assisi.

Nell'ambito dei 91 controlli effettuati, gli operatori del Commissariato hanno denunciato anche un uomo, classe 1954, che a seguito delle verifiche è risultato essere in possesso di un fucile – appartenuto al defunto padre – di cui non era stato regolarizzato il passaggio a proprio nome, così come previsto dalla normativa vigente in materia.

Infatti, l'art. 38 del TULPS prevede che chiunque detiene delle armi, munizioni – o parti di esse – deve farne denuncia entro le 72 ore successive all'acquisizione della materiale disponibilità all'ufficio locale di pubblica sicurezza o al locale comando dell'Arma dei Carabinieri, ovvero per via telematica, secondo le modalità previste dalla legge.

Sentito in merito dagli agenti, il 68enne ha fornito una giustificazione non attendibile. Per questo motivo, dopo aver provveduto al sequestro del fucile, i poliziotti lo hanno deferito all'Autorità Giudiziaria per violazione delle prescrizioni previste dal combinato disposto dagli articoli 38 del TULPS e 58 del Regolamento di Esecuzione del TULPS." 

Così, in una nota la Questura di Perugia. 


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