(UNWEB) CIttà di Castello. "Ieri sera, a seguito di richiesta d'aiuto al Numero Unico di Emergenza Europeo, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Città di Castello sono intervenuti in via Rigucci per la presenza di una ragazza – classe 2003 - in difficoltà che, intimorita da un gruppo di coetanei, aveva paura di fare ritorno a casa.
Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti hanno preso contatti con la giovane – visibilmente spaventata e scossa – la quale ha raccontato di essere stata chiamata al telefono da una sua conoscente che, dopo averle riferito di essere fuori dalla sua abitazione, in attesa del suo ritorno insieme ad altri ragazzi, le aveva intimato di raggiungerla, minacciandola.
Gli operatori, dopo averla tranquillizzata, unitamente alla 19enne si sono portati presso la sua residenza dove hanno trovato il gruppo di giovani ad attenderla.
A quel punto, i poliziotti hanno sentito i presenti – coetanei della richiedente - che, però, hanno fornito una versione diversa, spiegando che la richiedente, a causa della fine della relazione sentimentale con uno dei componenti del gruppo, si era resa spesso protagonista di scene di gelosia e minacce. Avevano quindi deciso di contattarla per tentare di parlarle.
Gli agenti, dopo aver invitato la 19enne a richiamare in caso di necessità, hanno informato le parti delle loro facoltà di legge; dopodiché, inserito l'evento nell'applicativo S.C.U.D.O. che integra i sistemi operativi multimediali e informativi già in uso alle Forze di Polizia, consentendo di evidenziare i precedenti interventi degli equipaggi nei confronti di vittime di lite, o violenza, anche nei casi in cui non sia stata proposta denuncia o querela."
Così, in una nota, la Questura di Perugia.