(ASI) Perugia. Sono stati il Sindaco di Perugia Andrea Romizi, l’Assessore al Commercio, Artigianato e Mobilità Cristiana Casaioli, accompagnati dall’Assessore alle Politiche sociali Edi Cicchi, dal Presidente del Consiglio Comunale Leonardo Varasano, dagli onorevoli Adriana Galgano e Pietro Laffranco, dai consiglieri comunali Borghesi, Pittola, Sorcini, Camicia, e Fronduti, dal consigliere regionale Marco Squarta e dai rappresentanti delle diverse associazioni che hanno contribuito a organizzare l’edizione 2015 della Fiera dei Morti, a tagliare il nastro questa mattina, dando ufficialmente il via a uno degli appuntamenti più attesi in città.
Nel corso dell’inaugurazione a Pian di Massiano il Sindaco si è intrattenuto volentieri sia con gli espositori che con il pubblico, già numeroso di prima mattina. “La fiera dei morti –ha detto il Sindaco- è una tradizione immancabile per i perugini e, quest’anno, abbiamo voluto allargarla su tre sedi, le due classiche –Pian di Massiano e il centro- e Piazza del Bacio, per riportare l’attenzione del pubblico anche su quella parte di città”.
L’invito a lasciare a casa la macchina e a godersi la fiera grazie al trasporto pubblico urbano è, invece, venuto dall’Assessore Casaioli che, soddisfatta per la presenza di un pubblico numeroso già dall’apertura, ha ricordato che, “per permettere a tutti di godersi in tutta tranquillità la fiera, per l’intera giornata anche a Pian di Massiano e a Piazza del Bacio, Minimetrò e Umbria Mobilità mettono a disposizione dei cittadini un biglietto unico Speciale Fiera”. Al costo di 3,50 euro, il biglietto è valido 24 ore dalla prima convalida e sarà possibile utilizzarlo anche più volte nell’arco della stessa giornata.
Le radici di questa fiera vanno ricercate molto indietro nel tempo, in epoca medievale, quando, il giorno di Ognissanti, si vendevano in città i prodotti della campagna e gli animali e gli ambulanti arrivavano anche da altre località dell’Italia centrale. I perugini, allora come oggi, avevano l’opportunità di acquistare prodotti nuovi e di partecipare a giochi e manifestazioni realizzate per l’occasione.
Inizialmente chiamata, appunto, la Fiera di Ognissanti, divenne nel Seicento la Fiera dei Defunti, per assumere l’attuale nome di Fiera dei Morti nell’Ottocento.
Oggi è una delle fiere più estese e più importanti d’Italia, con le sue tre location, ognuna con una sua specifica caratterizzazione.
Immancabile, ai Giardini di Piazza Italia, il tour tra gli stand delle sei città gemellate con Perugia, le europee Aix en Provence, Bratislava, Tübingen, Potsdam e le americane Grand Rapids e Seattle, che hanno voluto essere alla Fiera dei Morti, confermando i buoni rapporti di amicizia e di scambio con Perugia.
Gli operatori delle città gemelle propongono le loro migliori produzioni gastronomiche e artigianali regalandoci una colorata e festosa testimonianza dei loro territori. Allora ecco a Perugia il profumo della lavanda, delle erbe e delle tisane di Aix en Provence, il gusto del delizioso salmone dello Stato di Washington e della frutta secca del Michigan, le birre e i wurst tedeschi, per non parlare dei tessuti provenzali, i tappeti slovacchi, i formaggi francesi e slovacchi, i cappelli e gli accessori in feltro di Potsdam, l’oggettistica di paglia di mais di Bratislava e tantissimo altro.
La Fiera si chiuderà Giovedì 5 novembre. Fino ad allora, resterà aperta ogni giorno con orario continuato dalle 9,00 alle 21,00 nelle tre sedi di Pian di Massiano, Piazza del Bacio e centro storico.