cc polstato(UNWEB) Città di Castello. "I provvedimenti di prevenzione sono stati adottati a seguito di quanto avvenuto lo scorso maggio in un esercizio pubblico di Città di Castello, quando due uomini, classe 1974 e 1980, e due donne, classe 1983 e 1981, sono stati coinvolti in una violenta rissa.

Sul posto sono intervenuti i militari dell'Arma dei Carabinieri che, dopo aver ricostruito la dinamica dei fatti, hanno identificato i contendenti che sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Perugia e segnalati all'Autorità di Pubblica Sicurezza.

Le misure di prevenzione personale sono state disposte all'esito dall'attività di accertamento svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura che, in considerazione delle modalità con cui si era svolto il fatto e dell'allarme sociale creato, ha documentato che la condotta tenuta dai soggetti segnalati era tale da determinare una situazione di grave pericolo e turbativa dell'ordine e la sicurezza pubblica.

Per questi motivi, al fine di tutelare le persone che sono solite frequentare quei luoghi ed evitare il ripetersi di episodi analoghi, il Questore della Provincia di Perugia ha adottato il già menzionato provvedimento prevenzionale.

A tre dei destinatari delle misure, per la durata di un anno, sarà vietato l'accesso al pubblico esercizio, nonché lo stazionamento nelle immediate vicinanze dello stesso.

Per la 40enne, invece, il divieto avrà la durata di 6 mesi.

A dare esecuzione al provvedimento del Questore sono stati i militari dell'Arma dei Carabinieri che hanno provveduto alla notifica degli atti.

Queste misure di prevenzione, particolarmente importanti e incisive, rientrano nella categoria più ampia dei divieti di accesso ad aree urbane (DACUR). La violazione del provvedimento è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8mila a 20mila euro."

Così, in una nota, la Questura di Perugia. 

 


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