Presentato per la prima volta in Italia il progetto "New Welfare". Giancarlo Fucili: «in Umbria ci sono 55mila pensionati del lavoro autonomo»

PERUGIA,   «Nel vecchio piano sociale regionale si parla solo di interazione con i rappresentanti dei pensionati di Cgil, Cisl ed Uil, speriamo che nel nuovo vengano inseriti anche i pensionati del lavoro autonomo che in Umbria sono 55mila». È quanto si auspica Giancarlo Fucili, presidente Cna Pensionati Umbria, intervenendo al convegno dal tema "Proposte della Cna per un nuovo sistema di welfare", promosso dalla Cna Pensionati Umbria e che si è tenuto giovedì 10 dicembre presso l’Hotel Residenza Fontanelle di Perugia.

L'incontro è stata l'occasione per presentare, per la prima volta in Italia, il progetto "New Welfare", ideato ed approvato dagli organi di Cna e dal patronato Epasa Cna ma mai sottoposto all'attenzione dei cittadini. All'iniziativa sono intervenuti anche Luca Barberini, assessore alla coesione sociale e welfare della Regione Umbria, Roberto Giannangeli, direttore Cna Umbria, Manola Martellotti, direttore provinciale Terni e coordinatore regionale patronato Epasa.

Nel corso del suo intervento il presidente Giancarlo Fucili ha chiesto un incontro all'assessore regionale per sottoporre alla sua attenzione il progetto. Una proposta che è stata subito accettata da Luca Barberini che ha sottolineato il fatto che Cna Pensionati Umbria è stata la prima associazione che ha organizzato un convegno regionale di questo tipo e che ha chiesto un confronto per apportare delle nuove idee al piano sociale regionale del welfare. «Come Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa - ha rimarcato Fucili - siamo contenti di collaborare con la pubblica amministrazione. Ci auspichiamo che la Regione possa inserire alcune delle nostre proposte nel nuovo piano sociale regionale».

L'incontro è stato concluso da Roberto Giannangeli, direttore Cna Umbria, che ha ringraziato Giancarlo Fucili, Giuliano Sorcio (vice presidente Cna Pensionati Umbria) e i patronati Epasa per il lavoro che fanno legato al settore sociale. Ha poi parlato dell'intenzione di organizzare una serie di servizi aggiuntivi per gli associati alla Cna ed in merito al "New Welfare" ha detto: «Cercheremo di adottare il progetto nazionale alla realtà umbra ma serviranno anni per costruirlo».

Il documento è composto da oltre 40 pagine. Nelle prime 16 c'è un'analisi dello scenario del nuovo welfare, le proposte di Cna ed il ruolo che la Confederazione potrebbe ricoprire nel sistema. Il progetto, ad esempio, prevede una revisione complessiva per dare vita ad un nuovo sistema di welfare che si ispiri a modelli collaudati come quello francese, che riprende la proposta del voucher universale. Con il Cesu (Cheque Emploi Service Universel) la famiglia può scegliere fra diversi "providers" accreditati per diverse tipologie di servizi, dall'operatore sociale e socio-sanitario incardinato in un'impresa (privata o di terzo settore) ad un operatore individuale (accreditato e formato adeguatamente) che fornisce servizi a domicilio.


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