IMG 20211216 145253 b(UNWEB) Cascia (Pg),  Complessa e significativa operazione di Polizia Giudiziaria portata a termine dai militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Cascia.

L’indagine si sviluppa, nei primi mesi dell’anno, durante le fasi di costruzione di una stalla a seguito degli eventi simici del centro Italia del 2016.
Un imprenditore agricolo locale aveva realizzato una nuova stalla e annessa concimaia, richiedendo alla Regione Umbria, i contributi pubblici previsti per la “delocalizzazione” degli immobili resi inagibili a seguito degli eventi sismici.
Nel contesto per fruire di detti fondi pubblici, alla data del sisma, era necessario possedere la qualifica di imprenditore agricolo, avere degli animali da reddito ed avere una stalla danneggiata, ovvero inagibile.
Dalle indagini avviate dai Carabinieri Forestali di Cascia è emerso che l’imprenditore aveva richiesto alla Regione dell’Umbria dei contributi pubblici per la delocalizzazione di una vecchia stalla, già resa inagibile dal terremoto del 2016; analizzando attentamente tutta la documentazione a corredo della richiesta emergevano rilevanti irregolarità, ovvero: al momento del sisma l’imprenditore non era iscritto come tale alla Camera di Commercio, per di più non possedeva animali da reddito propri e neanche un fabbricato ad uso stalla; pertanto, secondo la normativa vigente, non possedeva alcun requisito necessario per poter fruire di detti contributi pubblici.
Il raggiro, ai danni della Regione, si era compiuto mediante la sottoscrizione di più dichiarazioni mendaci e la presentazione di documentazione non esaustiva; nello specifico aveva anche simulato il possesso di una vecchia stalla di proprietà nel Comune di Cascia, che in realtà aveva occupato solo successivamente alla data del sisma ed in maniera del tutto illegittima.
Per di più lo stesso imprenditore non aveva presentato, al Comune di Cascia, neanche il progetto per l’acquisizione del Permesso di Costruire e dell’Autorizzazione Paesaggistica; nonché aveva omesso di redigere il progetto strutturale del fabbricato.
Coinvolti nell’indagine anche il tecnico progettista e le due ditte che avevano compiuto i lavori di edificazione della stalla.
L’erogazione dei contributi pubblici veniva prontamente bloccata dalla stessa Regione Umbria grazie all’intervento determinante e tempestivo dei Carabinieri Forestali, che in questo caso hanno scongiurato che il denaro pubblico venisse impiegato per fini diversi da quelli a cui era destinato.
Gli indagati devono presumersi innocenti fino alla pronuncia della sentenza definitiva di condanna.

Così, in una nota, il Comando Regione Carabinieri Forestare Umbria


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