(UNWEB) Corciano. I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico - NOE - di Perugia, hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria un 59enne, residente nel capoluogo, per aver, nell’ambito della propria attività commerciale, effettuato un deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e non.
Nel contesto delle attività di controllo finalizzate alla prevenzione e repressione di reati ambientali, la cui consumazione pone seriamente in pericolo l’incolumità delle persone, i Carabinieri del predetto Nucleo hanno effettuato un accertamento presso un’azienda di Corciano, il cui processo di lavorazione è finalizzato alla realizzazione di manufatti in vetroresina quali componenti nautici ed aeronautici nonché per vetture da competizione.
L’ispezione si è conclusa con la constatazione di varie irregolarità afferenti allo specifico settore ambientale. Infatti, sono stati rinvenuti numerosi cumuli di rifiuti pericolosi e non pericolosi, costituiti da contenitori vuoti di vernici e solventi, materiali assorbenti, indumenti protettivi contaminati da sostanze pericolose, scarti e residui di vetroresina e materiali di rettifica esauriti, tutti ammucchiati indiscriminatamente all’interno della sede dell’attività, nonché al suo esterno nelle aree limitrofe la vegetazione, accatastati sul suolo.
Diversi erano inoltre i contenitori metallici dei solventi impiegati nella lavorazione della materia prima, ammassati alla rinfusa ormai da svariati anni e mai avviati allo smaltimento, in aperto contrasto con quelle che sono le normative che regolano la dismissione di tali rifiuti classificati come pericolosi e quindi potenzialmente in grado di arrecare danni all’incolumità delle persone.
Alla luce di tali evidenze, i militari hanno proceduto al sequestro dei rifiuti, nonché al deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia dell’amministratore unico della società che gestiva l’attività economica.
L’approfondimento degli accertamenti, ha permesso di appurare che gli ultimi smaltimenti dei rifiuti, risalivano all’anno 2011 e, dopo tale riferimento temporale, erano stati ammassati in maniera pressoché permanente, il tutto in assenza dei previsti registri di carico e scarico, violazione per la quale l’amministratore è stato anche sanzionato con l’irrogazione della pena pecuniaria di circa 4.100 euro.
I miliari hanno inoltre informato il competente ufficio comunale, per l’emissione di apposita ordinanza sindacale finalizzata al ripristino e bonifica dell’area compromessa dai rifiuti ed al conseguente conferimento degli stessi presso una discarica autorizzata, per il loro regolare smaltimento.
Così, in una nota, il Comando Provinciale Carabinieri di Perugia.