(UNWEB) Castiglione del Lago. I Carabinieri della Stazione di Castiglione del Lago, con l’ausilio dei militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Città della Pieve (PG) e del Nucleo Cinofili di Firenze, hanno arrestato, in flagranza di reato, due fratelli di origine albanese, entrambi già noti alle Forze dell’ordine, ritenuti responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Il risultato operativo, maturato a seguito di delega nel senso formulata dalla Procura della Repubblica di Perugia, è scaturito da preventivi accertamenti condotti dai militari, i quali avevano sospettato della presunta presenza di droga occultata nell’abitazione dei due fratelli, un 23enne e un 33enne.
La perquisizione domiciliare, eseguita con il supporto di “Tami”, il cane antidroga dell’unità cinofila, ha permesso di rinvenire, distribuiti in diversi locali della casa, 17 g di cocaina suddivisa in 26 dosi, verosimilmente già pronte per lo smercio, oltre a qualche grammo di hashish.
Nel corso del controllo sono stati trovati anche materiale per il confezionamento, tre bilancini di precisione e 2.350 euro in contanti, somma ritenuta verosimile provento dell’attività di spaccio.
Secondo quanto ricostruito dagli operanti, è ragionevole ipotizzare che la droga fosse destinata alla distribuzione al dettaglio, in un contesto già tenuto sotto osservazione per episodi legati allo spaccio.
Concluse le formalità di rito, i due uomini sono stati dichiarati in stato di arresto e tradotti presso la Casa Circondariale di Perugia Capanne, su disposizione del magistrato di turno dell’Ufficio requirente perugino, informato nel senso.
L’operazione rappresenta un nuovo importante esito nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio del Trasimeno, già interessato negli ultimi mesi da un’intensificazione dei controlli.
Così, in una nota il Comando Provincialer Carabinieri di Perugia.


