93A6963(ASI) Perugia. Un evento psicotico, un viaggio nella follia, un luogo in cui il senso delle cose è totalmente capovolto; fa tappa a Perugia lo “Psychiatric Circus”. Lo show circense delle famiglie Bellucci e Medini, rivelazione della stagione 2015, più che uno spettacolo sembra avere tutte le carte in regola per creare un nuovo fenomeno di costume.

Basato essenzialmente sull’analisi del tema della follia, spaziando dall’horror, al cabaret, al burlesque fino a raffinate acrobazie circensi, coinvolgerà lo spettatore in prima persona. Non si tratta solo di una trama ben studiata, o di “semplici” atmosfere, inquietanti, psicotiche, surreali e dissacranti, ma del vero e proprio sfondamento della “quarta parete” divisoria tra lo spettacolo e gli spettatori. Il pubblico sarà così proiettato direttamente all’interno dello show interattivo offerto dalla ditta Bellucci – Medini fino a diventarne protagonista al fianco e al pari dell’internazionale cast di artisti che vi si esibiscono. Il tutto sarà condito da colonne sonore come quelle dei Ramstein, o l’inquietante “Dominique” della serie “American Horror Story”, fonte di ispirazione dello “Psychiatric Circus”, e della quale di fatto ne rappresenta una potenziale versione teatrale interattiva.
Una volta acquistato il biglietto e varcata la soglia del tendone, gli spettatori si troveranno nell’atrio di quello che è a tutti gli effetti l’ospedale psichiatrico al centro della trama. Qui si ritroveranno circondati dai pazienti scappati dalle loro celle che non mancheranno di interagire direttamente con manifestazioni di follia, il tutto in un atmosfera lugubre che richiama volutamente i manicomi della prima metà del XX secolo. In questo luogo di violenza, oblio e follia portata ai massimi livelli, gli spettatori saranno invitati a prendere posto sugli spalti dalle suore che “lavorano” nella struttura. Accompagnato dai folli in libertà, dallo sguardo intimidatorio e dagli scatti violenti di quelli ancora richiusi nelle celle dell’atrio, il pubblico prenderà posto sugli spalti e qui avrà conferma di non essere altro che un gruppo di pazienti della struttura. Appena preso posto, mentre i pazienti del manicomio continueranno a vagare urlanti da un capo all’altro degli spalti, lo spettatore sarà accolto dalla voce di padre Josef, lo psichiatra direttore del “Bergen”, la struttura in cui “si è stati internati”. Prima che il dottor Josef faccia il suo ingresso in scena, sul palco dapprima farà la sua comparsa il domatore folle che eseguirà numeri di equilibrismo credendosi uno dei suoi felini ammaestrati. Quest’ultimo sarà interrotto dall’inquietante clown psicopatico che prima gli darà la caccia per tentare di rinchiuderlo in una gabbia costituita da letti d’ospedale. A portare ordine in questo caos ci penserà l’entrata in scena di padre Josef. Lo psichiatra tedesco, accompagnato dalle fidi suore, che di volta in volta gli faranno da assistenti o da esecutori delle sue scellerate direttive, parlerà con i “pazienti” seduti sugli spalti. Dopo aver fatto capire che egli ha potere di vita e di morte su ognuno di loro, si darà inizio alla “terapia”. I nuovi “pazienti” conosceranno così i loro compagni di sventure già ricoverati a “Bergen”. Faranno la conoscenza di uno psicotico ossessionato dal proprio mondo immaginario il quale verrà condiviso con alcuni dei “nuovi arrivati” sugli spalti. Gli spettatori saranno così coinvolti in un cabaret scorrevole e frizzante, caratterizzato da una comicità dissacrante la quale non mancherà di mettere a proprio agio i “compagni di sventura” scelti tra il pubblico. Farà poi ritorno il dottor Josef che, constatando i risultati deludenti della “terapia”, ne inizierà una nuova coinvolgendo tutti gli altri pazienti del Bergen. Strepitosi numeri acrobatici, si uniranno a spettacolari esibizioni di inquietanti giocolieri, in uno spettacolo psicotico che proietterà gli spettatori nella dimensione onirica al confine tra follia, sogno e arte. Lo show però riacquisterà tutte le sue tinte fosche e anzi, il dottor Josef sfoggerà tutto il suo potere. Trascendentali giochi e acrobazie in acqua dal finale inquietante, seguiranno a terribili violenze e abusi da parte del direttore del “Bergen”, mentre continuerà la sfilata degli altri pazienti ricoverati. Questi ultimi aiuteranno gli spettatori a comprendere alcuni dei terribili segreti del “Bergen” e faranno emergere alcuni inquietanti fantasmi del passato di padre Josef. Non da meno sarà il ruolo delle suore le quali, di volta in volta interagendo con il loro capo e con il pubblico, faranno si che il confine che delimita la follia vada via via sfumando. Da un sensuale spettacolo di burlesque, all’ inquietante esorcismo finale che vedrà una di loro esibirsi in un numero ad alta tensione, le artiste che le interpretano dimostreranno tutte le loro poliedriche capacità accompagnando il pubblico fino al termine della storia. Il gran finale resterà però appannaggio di padre Josef, il quale inviterà gli spettatori a riflettere su quanto “vissuto” e sugli eventi che segneranno il ribaltamento degli equilibri del “Bergen” che ben simboleggiano il ribaltamento di una realtà per molti versi già ribaltata.
La regista , Loredana Bellucci, ha spiegato che “ si tratta di uno spettacolo dalle tinte forti, che in qualche modo racconta quello che purtroppo è realmente accaduto nei manicomi. Però il nostro primo obiettivo non è la riflessione profonda, non sarebbe nostra competenza. Il nostro obiettivo è semplicemente quello di coinvolgere il pubblico, di farlo ridere e divertire, ma senza distrarlo”.
Dato che si tratta di uno spettacolo sicuramente a tinte piuttosto forti e fosche, la visione viene sconsigliata ai minori di 14 anni dagli stessi responsabili dello spettacolo. Ciò nonostante l’autrice ed organizzatrice Sandy Medini ha tenuto a precisare gli obbiettivi artistici affermando - “Noi crediamo che il rispetto non imponga di evitare di affrontare certi temi, e nemmeno che prescriva di trattarli solo con deferenza. Essere irriverenti talvolta è un modo per sollevare questioni, scuotere lo status quo, accendere l’attenzione. Per noi questo spettacolo è un modo per dire che anche le persone che noi mettiamo fuori dalla società, a cui attacchiamo l’etichetta di “diverso”, possono avere e spesso hanno sensibilità e talenti che non conosceremo mai, per paura o per supponenza”.
La tappa umbra dello “Psychiatric Circus”, iniziata lunedì 28 dicembre, durerà fino al 17 gennaio, ed è già stata annunciata una serata speciale per la notte di capodanno giovedì 31 dicembre. Sandy Medini, promette uno show unico per la notte di San Silvestro. Oltre quindi al normale spettacolo il pubblico sarà coinvolto in dissacranti brindisi e giochi che lo accompagneranno nel 2016 all’insegna dell’umorismo noir e di una atmosfera resa ancor più surreale da ulteriori sorprese tutte da scoprire.

Alexandru Rares Cenusa – Agenzia Stampa Italia

Foto : Matteo Marzella

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