Organizzata dalla confraternita dei Ss.Antonio e Rocco già al lavoro per la festa del Ss.Crocifisso
L’associazione religiosa, fondata nel XV secolo, conta oggi cinquanta confratelli
(ASI) MAGIONE – Organizzata dalla parrocchia di Collesanto-Antria e dalla Confraternita dei Ss.Antonio e Rocco si è svolta, domenica scorsa, la sesta edizione della rievocazione della benedizione delle cose e degli animali.
La tradizionale benedizione, che si celebra in tutta Italia in occasione della festa di sant’Antonio da Padova, si è tenuta nella piccola piazza del borgo di Antria. Preceduta da una processione lungo le vie del paese, si è conclusa con la santa messa, celebrata da don Idilio Pasquoni, all’interno della chiesa amministrata dalla stessa confraternita.
«Un tempo questa celebrazione - ricorda Diego Sottili, uno dei fratelli della confraternita - era un momento molto importante nella vita della collettività. Non solo venivano portati a benedire gli animali da stalla e da cortile ma, anche, il cibo che veniva dato, come il fieno o l’avena. Da sei anni abbiamo deciso di riproporre questo momento e la partecipazione è sempre molto sentita anche se, oggi, vediamo prevalentemente la presenza di tanti animali da compagnia anche se non sono mancati cavalli e cavalieri».
La confraternita, le cui origini risalgono al XV secolo, è composta da circa cinquanta confratelli ed è attualmente retta dal priore Giuseppe Sottili. Possono farne parte, per diritto, tutti gli uomini nati nel borgo. Gli esterni vi accedono solo se tutti i fratelli sono d’accordo.
Tra le attività svolte dalla confraternita, oltre alla gestione di alcune proprietà e terreni frutto di vari lasciti, c’è la cura della locale chiesa parrocchiale che nel 2020 celebrerà la festa del Ss.Crocifisso.
«Si tratta di uno dei momenti religiosi più importanti per una parrocchia - spiega Sottili -. Un’occasione in cui si rimette a nuovo anche tutto il paese. Siamo infatti già al lavoro per la costituzione del comitato che si occuperà dei festeggiamenti e sono sul tavolo già alcuni progetti. Come confraternita abbiamo già in programma il restauro del portone della chiesa, di tre angioletti conservati nel museo storico e, in seguito, il consolidamento del tetto».
«Per quanto riguarda i lavori che vorremmo venissero realizzati nel paese di Antria per occasione riteniamo necessaria la ripavimentazione della piazza e della via d’accesso con la sostituzione dell’attuale asfalto con elementi più adeguati al contesto. Nell’occasione potrebbero essere interrati i cavi elettrici e sostituiti gli attuali lampioni troppo moderni. Ci sono poi le antiche mura del castello e i due pozzi al centro del paese che avrebbero necessità di restauri. Naturalmente siamo consapevoli che i costi non possono essere sostenuti da un unico soggetto per cui stiamo lavorando per una collaborazione pubblico-privato anche cercando degli sponsor o individuando dei bandi di finanziamento a cui poter accedere. Negli ultimi anni sono state rifatte le campane, ristuccata la facciata, rimbiancato tutto l’interno e ristrutturata una parte della mura del castello. Contiamo di proseguire con questo spirito e dare tutta la nostra disponibilità affinché questo borgo abbia la valorizzazione che merita».
Alla giornata di benedizione degli animali hanno partecipato don Stefano Orsini, il soprintendente per le Marche e l’Umbria, Mario Squadroni e Luciano Taborchi che, nell’occasione, ha presentato il suo libro “Marco Antonio Bonciari e il suo tempo” in cui narra le vicende di uno dei cittadini più eminenti del borgo.