(ASI) Perugia. L’Azienda Ospedaliera di Perugia ha predisposto un piano straordinario di contenimento delle liste d’attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali, per fronteggiare un fenomeno assai diffuso in tutti i sistemi sanitari ed influenzato dall’interazione di diversi fattori relativi alla domanda e all’offerta.

Il piano messo a punto dalla direzione generale, dopo una serie di incontri con i professionisti, sarà già operativo nel corso del mese di maggio . Per dare una dimensione all’attività svolta, in una nota diffusa dall’ufficio stampa ,si i ricorda che nel 2015 l’Azienda Ospedaliera di Perugia ha effettuato quasi 1 milione di prestazioni di specialistica ambulatoriale (escluse quelle di laboratorio) ed, in particolare, oltre 840.000 visite specialistiche e circa 150.000 prestazioni di diagnostica per immagini.
“In coerenza con i provvedimenti straordinari adottati nell’estate 2014 dalla Regione Umbria, l’Azienda Ospedaliera di Perugia aveva messo in atto un Piano Attuativo per il contenimento delle liste di attesa, nel periodo compreso tra ottobre 2014 e dicembre 2015 -ricorda il direttore generale Emilio Duca-, ottenendo così il rientro nei tempi massimi stabiliti ed erogando oltre 6.000 prestazioni aggiuntive per un fatturato di 382.404 euro, con un costo complessivo di circa 266.000 euro”.
Sempre nel corso dell’anno 2015 l’Ufficio Coordinamento CUP del S. Maria della Misericordia ha ricevuto 1.500 richieste di prestazioni, di cui circa 2/3 riferite a prestazioni di TC/RMN, in collaborazione con i back Office CUP dell’Aziende Territoriali per le prestazioni di specifica competenza, nonché con le diverse strutture aziendali per il percorso di follow-up e l’approfondimento diagnostico per pazienti affetti da gravi e complesse patologie.
“Con il rilancio del piano di abbattimento delle liste di attesa -sottolinea il direttore generale Duca- l’Azienda Ospedaliera di Perugia si propone di continuare l’adeguamento dell’offerta delle prestazioni oggetto di monitoraggio regionale (14 visite specialistiche e 27 prestazioni di diagnostica strumentale) per garantire il rispetto dei tempi di attesa previsti per le prestazioni non sottoposte a RAO (30 giorni per le prime visite specialistiche e 60 giorni per i primi esami di diagnostica strumentale) e di quelli indicati dalla classe di priorità RAO (U entro 3 giorni, B entro 10 giorni e D entro 30 giorni). In particolare, a partire dal prossimo mese di maggio abbiamo destinato appositi fondi per l’attivazione di progetti finalizzati “anti-liste di attesa”, nella misura di circa Euro 90.000 (novantamila/00) per il personale coinvolto appartenente all’area del Comparto e di Euro 120.000 (centoventimila/00) per il personale coinvolto ed appartenente alla Area della Dirigenza Medica”.
L’Ospedale di Perugia ha anche stabilito di avvalersi di contratti a progetto per giovani medici specialisti nelle strutture in cui la dotazione del personale medico non riesca a garantire prestazioni specialistiche ambulatoriali aggiuntive.
Questo il programma - che potrà essere consultato con accesso al sito www.ospedaleperugia.it - dell’offerta delle prestazioni nelle area di maggiore criticità, per circa 90 ore settimanali, come di seguito specificato:
• Visita endocrinologica;
• Visita chirurgica vascolare;
• Visita gastroenterologia, gastroscopia e colonscopia (RAO);
• Esami strumentali oculistica (OCT, campo visivo);
• Eco-colordoppler arterioso e venoso (RAO);
• Ecografia addome (RAO);
• Ecografia tiroide;
• Ecografia ginecologica transvaginale;
• Ecocardiografia pediatrica;
• Esame senologico completo (1° accesso);
• RM body senza e con mezzo di contrasto;
• RM cranio e rachide (RAO);
• TC body senza e con contrasto.
E’ stato inoltre deciso che il piano attuativo si avvarrà per alcune prestazioni ambulatoriali di orari aggiuntivi per favorire le esigenze dei cittadini - orario prolungato nei pomeriggi fino alle 22, il sabato mattina e pomeriggio e, ove necessario, la domenica mattina.
Gli operatori del back office - CUP, continueranno a provvedere alla presa in carico della prenotazione con la priorità indicata ed utilizzando la procedura delle liste d’attesa informatizzate ricontattando gli assistiti che non hanno trovato disponibilità nel momento in cui la prestazione risulta disponibile sollevandoli dall’onere di rivolgersi di nuovo al CUP.


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