Laboratori di disegno e letture e stasera un convegno sul clima che cambia. Si parla anche di “lago malato”
(ASI) Paciano, – Cinquanta tra bambini e ragazzi dell’Istituto Comprensivo Paciano- Panicale-Tavernelle a Palazzo Baldeschi per dare il proprio originale contributo alla Giornata mondiale della Terra. Accolti da Leslie Busby del “Centro Terzo Millennio”, che li introdotti nello spirito dell'Earth Day, parlando loro del valore degli alberi per la salute del pianeta, i giovani hanno partecipato al laboratorio di disegno e letture “Alberi per la Terra”. Un modo per trasmettere loro l'importanza delle piante, polmoni della terra, e educarli al rispetto e a comportamenti corretti verso la natura che ci circonda. Dedicata proprio al potere degli alberi l'edizione 2016 dell'Earth Day vede il coinvolgimento della quasi totalità dei paesi e, come spiegato dalla stessa Busby, vuole dare un sensibile contributo al raggiungimento dell'obiettivo finale, ovvero la messa a dimora entro il 2020 di 7,8 miliardi di piante, tante quanti sono gli abitanti della terra. Alla “Giornata mondiale della Terra” di Paciano partecipano con le proprie professionalità Giuseppina Ascanio del laboratorio di disegno, Luc Feliziani, arboricoltore, Maria Grazia Virgilio, libraia, Cinzia Marchesini, Vice Sindaco e referente di TrasiMemo. Dopo i più giovani, sarà la volta degli adulti per i quali è in programma questa sera, alle ore 21 il convegno “Un clima che sta cambiando: il quadro globale e italiano dopo la conferenza di Parigi e uno sguardo al futuro del lago Trasimeno”. Interverrà Gianluca Lentini, di Poliedra-Politecnico di Milano che si occuperà dell'argomento inquadrandolo all'interno dei processi del pianeta terra e parlerà delle cause dell'attuale riscaldamento globale, con riferimento al ruolo dell'uomo nella modifica degli equilibri terrestri. La seconda parte del convegno sarà dedicata al Trasimeno con l'intervento di Alessandro Ludovisi, del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Perugia che parlerà del suo passato, ma anche del possibile futuro accennando all'eventualità di un suo prosciugamento se i cambiamenti climatici non subiranno una mitigazione. Per questo motivo durante la serata sarà proiettato il film “Il Lago Malato” (1957) del regista Ugo Gregoretti che racconta il dramma delle popolazioni lacustri colpite da una siccità grave che aveva causato il prosciugamento di vaste zone del lago.