Gli alunni della terza classe C delle elementari consegnano i loro risparmi in Comune per l’acquisto di materiale necessario ai loro coetanei ospiti nelle strutture del territorio
(UNWEB) MAGIONE «Vogliamo essere tanti piccoli Babbo Natale per rendere migliori le feste dei nostri coetanei che sono qui a Magione a causa del terremoto portandogli un po’ di magia”. Con queste parole, scritte in una lettera che questa mattina gli alunni hanno consegnato al sindaco, Giacomo Chiodini, e al presidente della proloco di Magione, Paolo Cesarini, i loro risparmi da destinare all’acquisto di materiale necessario ai loro coetanei ospiti nelle strutture del Comune di Magione a seguito del terremoto in Valnerina.
«Ognuno di noi – hanno scritto – nello scrivere la letterina ha chiesto a Babbo Natale di pensare anche a loro ma, vista l’età avanzata del simpatico vecchietto, ci siamo preoccupati che potesse dimenticarsene così abbiamo pensato di portare a scuola i nostri piccoli risparmi per rendere speciale anche il loro Natale».
Il primo cittadino, nel ringraziare per il lodevole gesto, ha ricordato l’accoglienza dei piccoli ospiti negli istituti scolastici del territorio. «Un’operazione importante - ha dichiarato - affinché non dovessero perdere le giornate di scuola». «Anche il vostro contributo – ha fatto sapere – verrà depositato nel conto gestito dalla proloco di Magione attraverso cui, grazie alla generosità di associazioni e cittadini, si fa fronte alle diverse necessità».
Il presidente della proloco, nel rassicurare i bambini sulla destinazione dei loro risparmi, ha dichiarato: «ringrazio dell’iniziativa. Come presidente vi assicuro che farò da custode a questo tesoretto. Questi bambini hanno bisogno di tutto per cui quanto è nel conto viene utilizzato anche per le necessità giornaliere quali penne, astucci, libri cercando di sopperire alle loro mancanze».
La classe era accompagnata dalle insegnanti Imma Saccavino e Melania Municchi e dalla dirigente scolastica Giovanna Filomeni che ha esortato i bambini presenti a non lasciare soli i loro coetanei nel lungo periodo natalizio.