L’arcivescovo Boccardo dedica l’omelia del giorno alla difesa della vita umana, dal concepimento al naturale tramonto: «Anziché aiutarci a morire, abbiamo bisogno che ci aiutino a vivere e a non giungere ad invocare la morte; prima di pensare se sia giusto o meno dare la morte a chi la chiede, si dovrebbero creare le condizioni utili affinché nessuno la domandi per disperazione, solitudine o mancanza di aiuto». La notte di Pasqua il Presule ha battezzato, cresimato e dato l’Eucaristia a due adulti.