(ASI) Perugia.In occasione dei cinquanta anni di attività di Giuliano Giuman, Perugia dedica all'artista una grande mostra, promossa, d'intesa, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - MiBACT, dalla Galleria Nazionale dell'Umbria, dal Comune di Perugia, dall'Università per Stranieri di Perugia, dall'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci".
L'evento, curato dal Soprintendente Fabio De Chirico e da Bianca Pedace, si svolgerà dal 7 febbraio al 12 aprile 2015 e si articolerà in più sedi, di elevato valore simbolico, nel centro storico della città: dagli spazi della Galleria Nazionale dell'Umbria e del Comune a Palazzo dei Priori, che ospiteranno il percorso principale, a quelli dell'Università per Stranieri, al Museo dell'Accademia. Lontana da intenzioni celebrative, Last time non sarà un'antologica ma una finestra aperta sulla produzione attuale dell'artista, punteggiata da pochi e mirati rimandi alla sua storia, che si è intrecciata con le vicende più rilevanti dell'arte contemporanea internazionale, dal concettuale al ritorno alla pittura fino alla peculiare cifra musicale. L'esposizione, tesa a costruire un'ipotesi di lettura coerente della nuova stagione creativa, sempre più libera nella inedita freschezza dei lavori in vetro di matrice postconcettuale, è costituita da opere recenti appositamente realizzate e da grandi installazioni site specific.
La mostra, che rappresenta uno degli eventi artistici più rilevanti della stagione, rende omaggio a un artista che ha al suo attivo mezzo secolo di attività, nel corso del quale la sua ricerca ha esplorato molteplici frontiere raggiungendo sempre esiti qualitativi che si sono segnalati a livello nazionale e internazionale.
"L'amico Giuman - ha commentato l'Assessore alla cultura Teresa Severini - porta qui con Last Time un lavoro fatto di ricerca continua e i segni di una crescita e di una certezza del passato necessaria per poter guardare al futuro. Cinquanta anni di attività e circa cinquanta mostre: un'attività incessante che sgorga da una grande sensibilità mostrata anche nei suoi riferimenti al mito da cui tutto nasce". "Dalla percezione di quello che appare da questa mostra – ha proseguito l'assessore - ci si rende conto di essere ad un evento assolutamente non usuale e che mette la nostra città al pari delle altre grandi città internazionali dove Giuliano Giuman ha esposto le sue importanti opere. Proiettare Perugia nel mondo attraverso importanti richiami come questo è certamente un obiettivo cui ambire. Sono orgogliosa della nostra città e sono orgogliosa del lavoro del maestro Giuliano Giuman ".