pueblo1foto piero tauro (UMWEB) Perugia. Atteso ritorno di Ascanio Celestini al Teatro Morlacchi di Perugia, da mercoledì 9 a venerdì 11 gennaio, con lo spettacolo PUEBLO.


L’artista, fra i più rappresentativi del teatro di narrazione, accompagnato dalle musiche originali composte da Gianluca Casadei, ritorna negli stessi luoghi in cui palpitava la vita della sua precedente creazione Laika: la periferia, il bar, il supermercato, il marciapiede. Il paesaggio urbano e umano è lo stesso. Al posto del barbone africano c’è una barbona italiana. Invece di una prostituta italiana ce n’è una straniera. L’alcolizzato è un facchino africano che può permettersi di bere un solo giorno a settimana... il giorno che spende tutti i suoi soldi alle slot machine. C’è uno zingaro che incontriamo quando è bambino e poi lo rivediamo da grande. C’è un padre che insegna alla figlia a rubare e una madre che, giorno dopo giorno, parla sempre meno. A questo piccolo mondo si aggiunge anche quello più nascosto dell’orfanotrofio gestito dalle suore o del tribunale nel quale questi dimenticati incontrano finalmente lo Stato e la Storia con le “S” maiuscole, ma lo incontrano in maniera alternativamente punitiva o distratta.
“Di questi personaggi mi interessa l’umanità – dice Celestini - voglio raccontare come sono prima della violenza che li trasforma in oggetto di attenzione da parte della stampa, ma voglio raccontare anche il mondo magico che hanno nella testa. Il mondo che li rende belli e che, solo quello, può aiutarli a non farli scomparire. I contadini lucani o friulani, i pastori sardi o abruzzesi, i braccianti pugliesi o siciliani e tutti gli altri poveracci del passato che lasciavano terra e famiglia abbandonavano un intero orizzonte culturale per cercare di integrarsi nell’effimero mondo del triangolo industriale. Entravano nella Storia da sconfitti, ma in cambio ricevevano il frigorifero, il riscaldamento e l’italiano semplificato imparato dalla televisione. Oggi i nuovi poveracci non avranno nemmeno questo in cambio della loro disfatta. E allora vale la pena che sia salvaguardata almeno la cultura che hanno nel cuore e la magia che nascondono nella testa.”
Lo spettacolo sarà poi al Teatro Torti di Bevagna sabato 12 gennaio e al Teatro degli Illuminati di Città di Castello sabato 23 marzo.
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.


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