(UNWEB) Gubbio. Primo appuntamento della quinta edizione del Festival del Medioevo che quest'anno ha ottenuto anche i prestigiosi patrocini della Treccani e del Pontificio Consiglio per la Cultura.
Il tema del 2019 è Donne. L'altro volto della Storia: un percorso intorno alla condizione femminile, alla radice dei pregiudizi e degli stereotipi, tra sante, eroine, mistiche e scienziate, scrittrici e guerriere, madonne e artiste, fino alle icone dell'arte e della letteratura.
La più importante manifestazione italiana sull'età medievale si aprirà a Gubbio alle ore 10.00 di mercoledì 25 settembre con una lezione di Maria Giuseppina Muzzarelli, una delle più qualificate storiche d'Europa.
A Michela Pereira, fra le massime esperte a livello internazionale della figura dell'enciclopedica badessa di Bingen è affidato il ritratto “Il genio di Ildegarda”.
Francesco Federico Mancini, ordinario di Storia dell'Arte Moderna presso l'Università degli Studi di Perugia, illustrerà una delle opere più enigmatiche di Piero della Francesca: “Madonna del parto, anatomia di un capolavoro”, un viaggio pieno di sorprese alla scoperta del meraviglioso affresco della seconda metà del XV secolo conservato a Monterchi, il piccolo paese della Toscana dove nacque la madre del grande artista.
Nel pomeriggio (ore 15.30) la medievista Eleonora Rava soffermerà l'attenzione del pubblico sul culto di Santa Rosa a Viterbo. E Cristina Galassi, dell'Università degli Studi di Perugia parlerà intorno a “le visioni di Santa Brigida e l'iconografia cristiana”.
La vicenda umana di “Margherita la Bella e Fra Dolcino” è affidata alla ricostruzione di due storici di grande fama ed esperienza. Grado Giovanni Merlo e Marina Benedetti dialogheranno sul rapporto tra Margherita Boninsegna e il capo della setta eretica degli Apostolici, il cui grido folle e ascetico, “Penitenziagite!”, è ormai entrato nell’immaginario medievale contemporaneo grazie al film “Il nome della rosa” diretto da Jean-Jacques Annaud e tratto dal celebre romanzo di Umberto Eco.
La lezione di André Vauchez, Premio Balzan per la storia medievale, sarà incentrata sulla complessa figura di Caterina da Siena, religiosa, teologa, filosofa e mistica, consigliera dei papi e fustigatrice della politica del suo tempo.
Massimo Oldoni, studioso delle culture del Medioevo e delle origini della letteratura italiana, si occuperà de “Le trasformazioni della donna: da Fredegonda a Meridiana”.
Lo storico e scrittore Alessandro Barbero, noto al grande pubblico per gli interventi televisivi nelle trasmissioni di divulgazione scientifica Il tempo e la Storia della Rai e Superquark, il programma ideato dal giornalista Piero Angela, concluderà la prima giornata del Festival del Medioevo con l'attesa lezione su “La vita sessuale” nel Medioevo.
Dopo cena, alle 21.30, al Teatro Comunale Luca Ronconi è in programma lo spettacolo “Lectura Dantis. Voci di donne dall'Inferno”, un discorso sull'Amore come leitmotiv della Divina Commedia che vede come protagonista l'attore e regista Franco Ricordi (prenotazioni biglietti presso il servizio turistico di Gubbio, tel 075 922 0693 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Il Festival del Medioevo è arricchito da una nutrita serie di eventi collaterali fra i quali spiccano la Fiera del Libro medievale (Centro Santo Spirito) e Miniatori e calligrafi dal mondo (Monastero di San Francesco) dedicato all'arte paziente della miniatura.
Molti anche gli approfondimenti tematici: La scrittura delle donne (giovedì 26 settembre); Tolkien session (venerdì 27 settembre); Bambin Gesù delle mani: il Pintoricchio ritrovato (venerdì 27 settembre); Il Medioevo fra noi (sabato 28 settembre) incontro sulla figura femminile nell’immaginario medievalista contemporaneo, La scuola dei rievocatori (sabato 28 settembre), appuntamento dedicato alle migliaia di rievocatori impegnati in ogni regione d’Italia nel far rivivere la storia e le tradizioni del loro territorio e Matilde, una donna del Mille (domenica 29 settembre).
A Palazzo dei Consoli nel tardo pomeriggio di venerdì 27 settembre, verrà inaugurata l’esposizione di una straordinaria ed enigmatica opera del Pintoricchio, rimasta ignota per quasi cinquecento anni: il “Bambin Gesù delle Mani”. Prezioso frammento di un affresco scomparso, concepito tra il 1492 e il 1494 per volere di Rodrigo Borgia, salito al soglio di Pietro con il nome di Alessandro VI, l’opera racconta i segreti delle Stanze vaticane e la storia di Giulia Farnese, la bellissima amante del pontefice.
La manifestazione offre anche recital di poesia, laboratori di danza e visite guidate alla scoperta dell’Umbria medievale, insieme a eventi particolari dedicati all’artigianato come La piazza dei mercanti e gli Antichi mestieri.
Per maggiori informazioni: www.festivaldelmedioevo.it