Presso il Monastero di S. Maria di Monteluce in Sant'Erminio, Perugia
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(UNWEB) Perugia. Lo chiamiamo lockdown con un anglicismo divenuto così familiare da non percepirne più la provenienza. Lockdown che sta per isolamento, chiusura, e che negli ultimi dieci mesi è diventata la parola più diffusa, pronunciata e cliccata nella vita quotidiana così come in quella virtuale. Lockdown come isolamento, chiusura, ovvero: clausura. Quante volte ci siamo lamentati - nei giorni delle più dure restrizioni - di trovarci come in clausura?
Ecco, è dunque dalla clausura vissuta come scelta esistenziale, che UmbriaEnsemble insieme con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Perugia intende presentare il Concerto di Natale in un anno in cui gli Auguri che ci scambiamo acquistano un significato essenziale, ricco di valori vissuti con rinnovata consapevolezza. Davanti alla grata che all'interno della Chiesa del Monastero delle Clarisse di S. Maria di Monteluce in Sant'Erminio divide le Sorelle Clarisse dal mondo, UmbriaEnsemble (Angelo Cicillini e Cecilia Rossi, Violini; Luca Ranieri, Viola; M. Cecilia Berioli, Violoncello) insieme con la straordinaria voce di Fra Alessandro Brustenghi – la voce di Assisi – vuole, attraverso la Musica, offrire per questo Natale 2020 un'occasione di riflessione sulla clausura come raccoglimento, poesia, armonia con il Creato e slancio verso una dimensione di autentico arricchimento spirituale.
Una significativa circostanza che si armonizza perfettamente con quella che suona come qualcosa di più di una felice coincidenza: Giovedì 24 Dicembre, nella notte di Natale, il Concerto in streaming a cura di UmbriaEnsemble si aprirà proprio con le Musiche – scelte ed interpretate da Fra Alessandro - dedicate a Santa Chiara, patrona delle telecomunicazioni. Era la notte di Natale del 1252, l'anno prima della morte della Santa assisana che, gravemente inferma, non poté recarsi a seguire la Messa. Narrano le antiche biografie: "epsa madonna suspirando disse: 'O Signore Dio, eccho che so' lassata sola ad te in questo loco'. Allora subitamente incominciò ad udire li organi et responsorii et tucto lo offitio delli Frati della chiesa de sancto Francesco, come si fusse stata lì presente".
Nessuna restrizione, dunque, impedì a Santa Chiara di essere presente con il cuore e con tutta sé stessa all'appuntamento atteso. Un augurio che dalla clausura perugina si diffonde nel mondo, anche attraverso i canti più amati della tradizione natalizia, per guardare al Nuovo Anno con fiducia, speranza e francescana perfetta letizia.