Domenica 6 Giugno 2021, ore 19, Duomo di Orvieto (TR)
(UNWEB) Orviseto. Sono quasi sette secoli, ormai, che ad Orvieto la festività del Corpus Domini viene celebrata con solennità, cura e raffinatezza senza eguali, attraverso una serie di eventi, religiosi e non, che continuano ad attirare nella Città della Rupe numerosissimi studiosi, cultori dell’arte, appassionati di cortei storici, turisti o semplici visitatori.
Tutto ebbe inizio nel 1290, quando papa Niccolò IV diede l’avvio alla costruzione della Cattedrale per offrire un’adeguata collocazione al prezioso Corporale del miracolo di Bolsena, straordinario evento accaduto una trentina d’anni prima. Come si sa, nel 1263, durante la celebrazione dell’Eucarestia, l’ostia che il prete boemo Pietro da Praga stava spezzando, spillò sangue, mostrando così la vera presenza di Cristo nel pane eucaristico. Il lino insanguinato, o corporale, è la venerata reliquia del Corpo e Sangue di Cristo che si conserva in quello straordinario capolavoro dell’arte e della creatività umana che è il Duomo di Orvieto, opera grandiosa nata dunque per ospitare il Corporale del miracolo.
Opera colossale e maestosa, il Duomo di Orvieto, è annoverato tra gli esempi più alti dell’arte gotica, sebbene il cantiere sia rimasto aperto per ben tre secoli, fino al tardo Rinascimento, impegnando intere generazioni di maestranze, e raccogliendo i contributi dei più raffinati artisti dell’epoca. Un’indubbia testimonianza di quanto sia sentito ad Orvieto il culto del Corpo e Sangue di Cristo: proprio da Orvieto, d’altra parte, Papa Urbano IV emanò la bolla che istituiva la festività del Corpus et Sanguis Domini; e qui, dal 1338, il Corporale viene portato in processione in un prezioso reliquiario nella splendida e vivace cornice di un raffinato corteo storico.
Una festa che si esprime anche in Musica: Domenica 6 giugno, Festa del Corpus Domini per tutta la Cristianità, nel Duomo di Orvieto UmbriaEnsemble (A. Cicillini e C. Rossi, violini; L. Ranieri, viola; M. C. Berioli, violoncello) sarà protagonista, insieme con Fra Alessandro Brustenghi, il tenore di Assisi, di un Concerto, organizzato dall’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e dedicato alla solennità del Corpus Domini. Subito dopo la Messa in Cattedrale, infatti, esclusivamente su invito, e seguendo le rigide normative igieniche anti-Covid vigenti, gli artisti umbri si esibiranno in un repertorio tanto vario quanto affascinante, pensato per incontrare il favore di tutti: dai brani sacri ispirati alla solennità del Corpus Domini, ai più scintillanti capolavori laici a firma di Vivaldi, Mozart e Rossini in un’alchimia sonora dove protagonista è la grande Musica, che finalmente torna ad emozionare dal vivo.