(UNWEB) Spoleto. Quest’anno la Rocca Albornoz di Spoleto torna finalmente ad ospitare nei suoi saloni e nel cortile interno, durante il Festival dei due mondi, proposte teatrali di alto livello in collaborazione con il Festival e la prestigiosa Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico.
“Si tratta di un gradito ritorno”, sottolinea con entusiasmo la direttrice Paola Mercurelli Salari, “che valorizza degnamente un ambiente ideale di grande impatto come la splendida fortezza del XIV secolo che domina dall’alto la città e l’incantevole scenario sottostante. Un risultato ottenuto grazie all’interessamento del Festival e alla straordinaria disponibilità del personale del Ministero della Cultura che in ogni modo si è adoperato per il raggiungimento di questo traguardo”.
Giovani attori e registi europei si daranno appuntamento nell’ambito della XII edizione del “Progetto Accademia”.
Dal 27 al 29 giugno nel salone d’onore si svolgeranno le esercitazioni de Il palazzo della fine di Judith Thompson con l’allieva regista Antonella Lo Bianco mentre il 2 luglio nel salone nord gli allievi del I anno guidati da Michele Monetta presenteranno MASK 7, performance di mimo e maschera. Il 3 e il 4 luglio nel salone d’onore andrà in scena Il negativo e il positivo 2, esercitazione del II anno diretta da Massimiliano Civica e dal 6 all’8 luglio sarà la volta de Le serve di Jean Genet, con la supervisione di Arturo Cirillo e l’allievo regista Marco Corsucci. Il 10 e l’11 luglio sempre nel salone d’onore è, poi, in programma Ivanov di Cechov con gli allievi del biennio di Recitazione diretti da Andrea Baracco.
Tre produzioni saranno, inoltre, realizzate nel cortile interno: Il Misantropo, di Molière, regia di Arturo Cirillo, tre cast per tre repliche dal 26 al 28 giugno, Uomini e topi di John Steinbeck, regia di Luigi Siracusa, il 2 luglio, e Delicatessen di Francesco Petruzzelli, regia di Andrea Lucchetta il 5 luglio.