IL GABBIANO Massimiliano Speziani Giuliana Vigogna ph GIANLUCA PANTALEO(UNWEB) Prosegue la tournée umbra de Il gabbianodi Anton Čechov, diretto da Leonardo Lidi. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro degli Illuminati di Città di Castello domenica 12 marzo alle 20.45; al Teatro di Mengoni di Magione giovedì 16 marzo alle 21; al Teatro Comunale di Todi venerdì 17 marzo alle 20.45; al Teatro Comunale Luca Ronconi di Gubbio domenica 19 marzo alle 21.

Prodotto dal TSU con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e il Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale,Il gabbiano è interpretato da Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna ed è la prima tappa di un progetto triennale su Anton Čechov:Il gabbiano ZioVanja Il giardinodei ciliegi.

Trecase,oforselastessa,trefamiglie,oforselastessa,el’amorechesoppianta il lavoro.Mentre aspettiamo di sapere qual è il Teatro giusto per parlare allo spettatore o sevenderemo la casa di Vanja o se verrà distrutto il nostro storico Giardino, noi aspettiamo e incontriamo lavitaattraversol’amore. Aspettiamounbacio. – dalle note di regia di Lidi – In questa trilogia vedo la possibilità di tornare al senso pratico del teatro, deviando gli intellettualismi escegliendolasemplicitànellasuaaltezza.Scegliendounospazio.Scegliendol’empatiaenonunabollaelitaria. Scegliendo l’amore e il dolore che comporta questa opzione ma soprattutto scegliendo gli attori come forma d’arte e come pietra preziosa da difendere nel teatro italiano del nostro tempo.

Se penso ad Anton Čechov mi torna in mente questo passaggio di JohnLennonnellacanzoneBeautiful Boy:“Lavitaè ciòchetiaccade mentre faialtriprogetti”. Ne Il gabbiano l’autore sembra creare un testo che possa interrogarsi sulla differenza tra Simbolismo eRealismo,sulsensocriticodelteatrorispettoalsuopubblicomaallafinecontroognipronosticoarrivalavita.In scena ecco apparire l’amore e l’assenza di esso e ci ritroviamo accompagnati da personaggi talmente ben scritti e messi così bene in relazione tra di loro che tutti insieme decidiamo di deviare la trappola del Tema per aprirci e interrogarci sulla semplicità del nostro essere. Sui ricordi e la nostalgia dell’infanzia, suquell’incontro che ci ha fatto male e quell’incontro che ci ha cambiato la vita. O fatto sorridere. O fattopiangere. Comeinunpatto.Comeseungruppodiuominiedidonnelavorasseassiemeconimpegnoegioiaconfidandonell’arrivo della vita in scena. Ecco forse spiegato il perché Čechov ha superato il suo tempo, ecco comeutilizzare un testo per arrivare alla vita”.

Info e biglietti

È possibile prenotare telefonicamente al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.

Acquisto online sul sito www.teatrostabile.umbria.it.


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