Futurismo e Grande Guerra Conferenza Todi 18Dicembre2015Alla Sala del Consiglio comunale conferenza della professoressa Antonella Pesola. Fino al 30 gennaio alla Sala delle Pietre la mostra storico-documentaria realizzata per il Centenario della Prima Guerra Mondiale

(ASI) Todi. “I Futuristi e la prima guerra mondiale” è il tema del terzo incontro del ciclo di conferenze organizzate dall’Amministrazione comunale di Todi in occasione delle celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale.

La conferenza, tenuta dalla professoressa Antonella Pesola, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia, si svolgerà venerdì 18 dicembre 2015 alle ore 17.00 alla Sala del Consiglio comunale di Todi.

L’incontro rientra nel programma delle iniziative realizzate per rievocare questo importante avvenimento della storia nazionale, che a Todi hanno preso avvio il 4 novembre con l’apertura della mostra storico-documentaria “In Trincea. I tuderti e la grande guerra: testimonianze, immagini, documenti, ricordi” allestita alla Sala delle Pietre dei Palazzi Comunali, dove resterà aperta fino al 30 gennaio 2016 tutti i giorni con orario 10-12.30/15-18.

Futurismo e Grande Guerra
Le spinte interventiste erano risultato di quella riflessione sull’idea di Nazione che nasceva dal secolo precedente. Proprio l’interventismo si era alimentato di quella retorica futurista che, a volte, tale non era se si pensa, ad esempio, ad Umberto Boccioni, che si arruolò per seguire i propri ideali e che a essi finì per sacrificare la vita, giacché morì nel corso di un’esercitazione militare nel 1916, cadendo da cavallo imbizzarrito alla vista di un convoglio militare.
Non si può negare che i cantori di quel momento storico fossero proprio i futuristi i quali, meglio degli altri, interpretavano quella temperie storica allora divisa fra la modernità nascente e quella classicità che si tingeva di decadentismo. Non si può negare che buona parte delle idee che alimentarono le scelte interventiste degli anni della guerra derivarono dal pensiero e dagli slogan futuristi apparsi per la prima volta alla ribalta della storia il 20 febbraio 1909 su “Le Figaro”. Di questi, il più noto, scritto al punto 9 è: “Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore”.

Attraverso l’esame delle opere dei maggiori esponenti del movimento marinettiano come Boccioni, Balla, Severini e Carrà saranno lette le interpretazioni di questo momento storico con esempi significativi anche del più importante futurista umbro qual è Gerardo Dottori, anch’egli arruolato al fronte, che ha saputo tradurre l’esperienza della guerra in letteratura e in pittura.

Antonella Pesola (Cremona, 1964) è laureata in Storia dell'arte presso l'Università degli Studi di Perugia, ha conseguito la specializzazione in Storia dell'arte all'Università degli Studi di Siena sotto la guida di Enrico Crispolti. Si è occupata di campagne di schedatura in collaborazione con: Regione Umbria, Soprintendenza ai Beni Artistici dell'Umbria e Diocesi di Perugia-Città della Pieve. Si è dedicata dal 1995 anche alla Biblioteconomia ed Archivistica. Si impegna da vari anni negli studi storico-artistici collaborando con diversi istituti di ricerca e riviste anche attraverso l'attività di critica militante. Pubblica regolarmente dal 1993. È membro degli Archivi Gerardo Dottori dove, già dal 1996, si occupa, con ricerche e pubblicazioni del futurista perugino. I suoi studi hanno riguardato in particolar modo il Secondo Futurismo specie nei suoi sviluppi in Umbria. Ha curato con Domenico Cialfi nel 2009 la mostra Umbria futurista: 1912-1944 con relativo catalogo edito da Thyrus. Dal 2011 tiene una rubrica di Arte sacra contemporanea su "ContemporArt".

Il calendario delle iniziative sul territorio nazionale per il “Centenario della Prima Guerra Mondiale” è consultabile sul portale www.centenario1914-1918.it


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