(ASI) Perugia. Il Rione di Porta Eburnea si è aggiudicato la prima sfida, quella del Tiro del Giavellotto. 15 i punti conquistati come da regolamento, con 7 punti totalizzati nei tre lanci a disposizione.
Con la sua prova, dunque, Marco Barlozzo porta in cima alla classifica provvisoria delle Sfide di Perugia 1416 il suo Rione, che si aggiudica di diritto l’accesso alla semifinale della sfida della Mossa alla Torre di questo pomeriggio. L’atleta, al termine della gara è stato a lungo festeggiato dal popolo del suo rione per questa prima, incoraggiante vittoria.
Al secondo posto si è classificato il Rione di Porta Santa Susanna con 12 punti (4 totali nei lanci) conseguiti da Roberto James Paoluzzi, seguito dal Rione di Porta Sole con 9 (3 nei lanci effettuati dall’atleta Andrea Camacci), dal Rione di Porta San Pietro con Francesco Maria Freddini che ha totalizzato 6 punti (2 nei lanci) e, con 3 punti, chiude il Rione di Porta Sant’Angelo, rappresentato nella sfida da Andrea Reggi.
Prima della sfida, che consisteva nell’infilare un anello metallico, quindi, consecutivamente, colpire con il giavellotto il bersaglio vero e proprio, i cinque rioni cittadini si sono lanciati la sfida, in modo ironico a suon di sberleffi e promesse.
Porta Eburnea, con il suo banditore Armando Flores Rodas, ha promesso di “mannà i vinti a consolà col vino”, prima di lanciare un fazzoletto portafortuna con i colori del Rione.
Mirko Bigini banditore di Porta Santa Susanna ha annunciato che “il Rione di Porta Santa Susanna, che mai curva la schiena” avrebbe vinto la sfida “per far la porta ringagliardita”.
Più competitivo il banditore di Porta San Pietro, Evanse Becchetti, che al grido -tre volte ripetuto- di “Sancti Petri vinces”, ha voluto intimorire gli avversari.
Infine, il Rione di Porta Sant’Angelo ha scelto l’ironia e lo sberleffo e ha ricordato a tutti che “‘st’anno tocca fa la festa, mica taglià la testa”, per poi avvisare gli avversari che il Rione avrebbe vinto la sfida perché “con le ali (simbolo del Rione) si vola!”.
La sfida di Piazza San Francesco al Prato è stata particolarmente seguita dal pubblico che ha fatto fin da subito il tifo, applaudendo ma anche fischiando le decisioni dei giudici, Massimiliano Barbarossa, Marco Gasperi e Francesca Camilla Finotelli, affiancati dall’aiuto Giovanni Pedercini. Una curiosità: l’unica donna giudice è un’atleta, giavellottista da quando aveva 12 anni e allenatrice, che è stata, in questi giorni, a disposizione degli atleti per consigli sulle tecniche e le posture, al fine di garantire la loro sicurezza.
La gara ha rappresentato, quindi, un primo momento di competizione tra i rioni che è stato anche un’occasione di socializzazione tra gli stessi, fondata sulla condivisione e sul divertimento.
La sfida continua questo pomeriggio, a partire dalle 17,00 in Piazza Matteotti con la seconda gara, quella tanto attesa della Mossa alla Torre.
La festa è, dunque, cominciata al meglio, con numerosi perugini incuriositi e turisti arrivati appositamente in giro pere il centro storico tra mercatini e animazioni. Alberghi pieni e prenotazioni oltre le aspettative. Soddisfatta l’Assessore Severini che ha detto: “Si respira da subito un clima di condivisione, la sfida di stamattina ha messo bene in evidenza lo spirito sano di competizione con ironia e impegno”.
Anche il Sindaco Romizi, che non ha fatto mancare la sua presenza a San Francesco al Prato, ha voluto sottolineare lo spirito di condivisione, socialità e goliardia che già dai giorni scorsi ha caratterizzato Perugia 1416. “Porta Eburnea è partita carica -ha detto- e questo mi preoccupa, da appartenente al Rione di Porta Sole. Ma è bello sentire questo spirito di aggregazione soprattutto tra i giovani che hanno fatto il tifo per i loro atleti. Mi è piaciuto molto anche vedere questo stesso spirito nella corsa al decoro urbano tra i rioni, per cui singoli cittadini si sono fatti carico di pulire e curare le vie del centro, o i rioni stessi che, quest’anno, si sono fatti promotori dei beni cittadini da inserire nell’elenco per Art Bonus. E’ evidente la voglia di riappropriarsi della città e questo è sicuramente positivo.”
Foto Belfiore