Un comitato permanente dedicato alla storia di Città della Pieve e alla memoria da “rimagliare”
(ASI) Città della Pieve. Si è costituita a Città della Pieve la “Rete Studi Storici Pievesi”, un gruppo di cultori della Storia e dell’Arte cittadine che si è organizzato come comitato permanente di ricerca e di approfondimento di periodi, eventi, personaggi, memorie. I fondatori sono Maria Luisa Meo, docente al liceo Calvino, Luca Marchegiani, storico dell’Arte, e Gaetano Fiacconi, storico e giornalista, direttore del periodico “Il Moggio”. Al loro fianco giovani appassionati della Storia e dell’Arte: Riccardo Rinalducci, Enrico Scricciolo, Roberta Bolla, Elena Scricciolo, Gianluca Grazieschi. Addetta stampa è la giornalista Vania Bartoccioni.
Finalità generali sono: preservare memorie e approfondire la storia della città, in particolare quegli aspetti che non sono stati studiati ancora o ricostruiti solo in modo frammentario; trasmettere alle nuove generazioni il desiderio di conoscere la storia della città; favorire la ricerca e la condivisione di memorie materiali e immateriali. “C’è un termine che le nostre nonne conoscono bene e che si adatta al nostro proposito: ‘rimagliare’, che vuol dire riprendere i punti di un tessuto per ricostituirne la trama. Ecco, noi vogliamo costruire una rete - spiega Maria Luisa Meo - fatta di tante persone, interessate alla vita della collettività, portatrici di esperienze, di racconti, di ricordi, raccogliendo e unendo tutte quelle ‘maglie’ di memoria in grado di costituire un tessuto sempre più ampio, aperto a sollecitazioni e suggerimenti di pievesi e non pievesi. Il nostro è dunque un invito, esteso il più possibile, alla partecipazione e alla condivisione di questa ricerca”.
Come primi obiettivi specifici, il comitato si propone di approfondire alcuni temi: Città della Pieve al tempo del Perugino, per favorire la conoscenza della storia e della vita pievese tra ‘400 e ‘500 e trarne indicazioni utili ai fini dell’aderenza all’ambientazione delle rievocazioni storiche; Andrea Vici, architetto e ingegnere idraulico, del quale nel 2017 ricorre il bicentenario della morte; i Salotti della Memoria, attraverso i racconti di testimoni della storia pievese del ‘900.