(UNWEB) Perugia. Sarà inaugurata martedì pomeriggio alle 17,00 la mostra “L’invenzione della biblioteca. Prospero Podiani, Perugia e l’Augusta”, momento finale e culminante del calendario di iniziative realizzate e promosse dal Comune di Perugia per celebrare i 400 anni della morte di Prospero Podiani. All’inaugurazione –che si terrà nelle due sedi della mostra, la Sala ex Borsa Merci e la Biblioteca comunale Augusta- prenderanno parte Teresa Severini, Assessore alla Cultura, al Turismo e all’Università del Comune di Perugia e i curatori della mostra, il prof. Attilio Bartoli Langeli e la dott.ssa Maria Alessandra Panzanelli Fratoni.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 18 dicembre, con ingresso gratuito (da martedì a sabato ore 10.00-19.00; domenica visita guidata gratuita ore 16.00 su prenotazione allo 075 5772513).
Questa mattina si è tenuta la presentazione in esclusiva per la stampa, in occasione della quale si è voluto mettere in evidenza il carattere moderno e aperto di Podiani e della cultura perugina che egli rappresenta.
“E’ nostra intenzione far conoscere alla città Prospero Podiani –ha sottolineato l’Assessore Severini- un uomo che ha voluto sempre condividere i suoi libri e la sua conoscenza non solo con i suoi “amici”, ma con tutta la cittadinanza lasciando a Perugia la sua enorme collezione libraria. Una funzione che è oggi tipica delle biblioteche, luogo di condivisione appunto e di aggregazione. E’ stupefacente la modernità, l’apertura e quella che oggi definiremmo internazionalizzazione di Podiani che emerge da questa mostra. Podiani –ha concluso l’assessore- rappresenta anche un significativo esempio di legame con la città e di senso civico.”
A testimonianza di ciò, i due curatori della mostra –il prof. Attilio Bartoli Langeli e la dott.ssa Panzanelli Fratoni, in collegamento Skype dalla British Library dove sta svolgendo il suo post dottorato- hanno sottolineato alcune curiosità meno note del personaggio Podiani.
“La sua donazione –ha spiegato il Prof. Bartoli Langeli- rappresenta il primo esempio in Europa di una biblioteca creata con libri stampati e non solo manoscritti, ancor più significativo se si pensa fu proprio lui a voler donare il suo patrimonio librario alla città di Perugia. Fu sempre lui a volere che la biblioteca non prendesse il suo nome, ma quello di Augusta, a sottolinearne la grandezza. Si tratta, dunque, di una mostra raffinata, ma piena di curiosità e di storia che mi auguro i perugini vogliano riscoprire per rimpossessarsi della propria memoria cittadina.”
“Podiani –ha aggiunto Alessandra Panzanelli Fratoni- non si è fatto bloccare dalla censura dell’epoca, come testimoniano alcuni dei libri in mostra, dimostrando di avere una visione non comune della cultura, aperta e laica. La sua visione di biblioteca era quella di un luogo di dialogo con il mondo.”
La mostra - L’invenzione della biblioteca. Prospero Podiani, Perugia e l’Augusta fa parte di un progetto più ampio voluto dalle biblioteche comunali dal titolo Augusta è Perusia, finanziato con i fondi della “Capitale italiana della cultura 2015”, che intende mettere in evidenza lo stretto rapporto tra la città e la sua biblioteca.
Un legame che è dovuto alle origini stesse dell’Augusta, nata dalla donazione della ricchissima raccolta libraria privata di un cittadino, Prospero Podiani, alla sua Perugia.
La mostra e il relativo catalogo, promossi e voluti dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Perugia, sono stati possibili grazie al lavoro del prof. Attilio Bartoli Langeli e della dott.ssa M. Alessandra Panzanelli Fratoni in stretta collaborazione con coloro che oggi custodiscono, curano e rendono fruibile agli studiosi e al pubblico generale ‘i libri di Prospero’, i bibliotecari dell’Ufficio Fondo Antico della Biblioteca Augusta Margherita Alfi, Francesca Grauso e Paolo Renzi, coordinati da Fabrizia Rossi.
Fondamentale anche la collaborazione della Direttrice dell’Archivio di Stato di Perugia, Giovanna Giubbini e della Presidente della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, Paola Monacchia, che hanno reso possibili ulteriori ricerche.
Scopo della mostra è quello di far conoscere ancora di più e meglio agli studiosi, ma soprattutto ai cittadini, la figura di Prospero Podiani, a cui la città deve la Biblioteca Augusta, che oggi riveste un ruolo di primo piano a livello internazionale.
Prospero Podiani potrà, infatti, entrare a far parte, come merita, di quella schiera di personaggi perugini che hanno creato la nostra identità cittadina solo se la conoscenza della sua figura sarà diffusa ai perugini, con un’attenzione particolare agli studenti.
“L’invenzione della biblioteca. Prospero Podiani, Perugia e l’Augusta” si articola in tre sezioni dislocate in due sedi espositive, la Sala ex Borsa Merci di via Mazzini e la Biblioteca Augusta, in Via delle Prome.
La prima sezione, Vita e opere di Prospero Podiani, descrive la travagliata e longeva vita di Prospero (muore ottantenne nel 1615), tutta caratterizzata dalla passione per i libri e dal desiderio di farne un patrimonio pubblico. L’esposizione illustra alcune delle vicende più importanti della vita di Podiani, in particolare la donazione dei suoi 10.000 volumi, che lo mettono a confronto con le istituzioni cittadine, documenta i suoi rapporti intellettuali con gli accademici e il mondo culturale non solo perugino, ma nazionale e internazionale e testimonia la sua filosofia di vita che si traduce in un appassionato amore per i libri e la sua innovativa concezione della Biblioteca universale e pubblica.
La seconda sezione -I libri di Prospero- mostra una piccola, ma significativa parte dei volumi donati da Podiani alla città, è una full immersion nella cultura scritta cinquecentesca. Si espongono alcuni dei diecimila libri che Podiani donò alla città di Perugia, tuttora conservati e consultabili nella Biblioteca Augusta. Dai preziosi manoscritti miniati, agli incunaboli con bellissime xilografie e alle edizioni del Cinquecento italiane e straniere di grande pregio (Manuzio, Giunta, Blado, Plantin, Estienne, Giolito de’ Ferrari, Josse Bade). Si potranno scoprire e osservare tra gli altri molti libri significativi come i libri proibiti, censurati dalla Santa Inquisizione, che riportano i vistosi segni della censura. I libri sono esposti seguendo una classificazione allegorica, tipica della cultura del tempo.
La terza sezione, dal titolo “Perugia nel Cinquecento: una città di cultura”, nella sede della Biblioteca Augusta, illustra le molte e prestigiose istituzioni culturali che a Perugia ebbero sede, concentrandosi soprattutto sulle Accademie, veri e propri circoli culturali in cui operavano molti e prestigiosi intellettuali: quelli che Podiani chiamava i suoi amici. In particolare, Prospero Podiani fa parte dell’Accademia degli Insensati, con il nome di Turbato; è partecipe di una cultura cittadina di assoluta eccellenza grazie anche ai suoi collegamenti con Cesare Crispolti, Egnazio Danti, Filippo Massini, Oddi Sforza, ecc.
Si illustreranno anche i luoghi istituzionali della cultura: l’Università, il Seminario e la scuola dei Gesuiti, questi due scaturiti dal Concilio di Trento come forme di controllo dell’ortodossia, ma capaci anche di produrre una cultura specifica e ricca di nuove pulsioni.
Non mancheranno di essere ricordati avvenimenti importanti per la storia di Perugia del cinquecento come “La guerra del sale” nella percezione che ne ebbero i contemporanei.
La documentazione selezionata per la mostra è conservata in buona parte nell’Archivio storico del Comune, depositato presso l’Archivio di Stato, e nella Biblioteca Augusta. Ma tracce di Prospero si trovano, ovviamente, in altri istituti e in altre città. Soprattutto a Roma, così come a Londra e a Napoli.
Per questa occasione, infatti, si sono riportati a Perugia, sebbene in forma di riproduzione, due documenti citati più volte, ma mai mostrati: l’iscrizione di Prospero nella matricola dell’Arte dei sarti, codice magnifico che si trova oggi a Londra presso la British Library, e un antico manoscritto greco che Fulvio Orsini, cui Podiani lo regalò, definì in modo sublime e che è oggi alla Biblioteca Nazionale di Napoli.
Le celebrazioni dei 400 anni dalla morte di Podiani – Come si ricorderà già il 1° dicembe 2015, la Galleria Nazionale dell’Umbria ospitò il convegno inaugurale delle celebrazioni, alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore alla Cultura Severini, del Prof. Alberto Grohmann, professore emerito di Storia economica all’Ateno perugino, la stessa Maria Alessandra Panzanelli Fratoni, History of the book all’Università di Oxford.
Da quel momento presero il via le numerose iniziative mirate alla diffusione della conoscenza della figura di Podiani in città, che sono proseguite per tutto il 2016: dalla preview della mostra che si inaugura oggi, con esposizione di codici e volumi appartenuti alla biblioteca di Podiani, nucleo fondativo e principale dell’attuale Biblioteca Augusta, agli appuntamenti nelle varie biblioteche comunali della città quali conferenze, visite guidate all’Augusta, Kamishibai (teatro di immagini) per raccontare Podiani ai più piccoli, eventi social.
Le iniziative dedicate a Podiani, in ogni caso, non si fermano qui. A breve, infatti, M. Alessandra Panzanelli Fratoni curerà l’edizione del testo che Podiani scrisse per spiegare l’importanza del fondare una biblioteca e i modi migliori per farlo: il De Bibliothecis instituendis, disponendis et informandis. (manoscritto della Biblioteca Augusta ms. I 104).
Eventi collaterali alla mostra – Nel periodo di apertura della mostra (9 novembre -18 dicembre), saranno organizzati anche appuntamenti a latere, legati alla figura e al ruolo di Podiani e dei suoi “amici”.
Questi gli appuntamenti in programma:
I manoscritti greci a Perugia
Presentazione del catalogo a cura di Isabella Proietti
Venerdì 18 novembre, ore 17.00 - Sala ex Borsa Merci, via Mazzini 10
Nell'ambito degli eventi collaterali alla Mostra «L’Invenzione della biblioteca. Prospero Podiani, Perugia e l'Augusta», presentazione del catalogo «I manoscritti greci di Perugia. Biblioteca Comunale Augusta e Biblioteca dell’Archivio del Monastero di San Pietro», a cura di Isabella Proietti, edito dalla Fondazione Centro italiano di studi sull’alto medioevo, Spoleto, 2016, Quaderni del Centro per il collegamento degli Studi Medievali e Umanistici in Umbria, numero 56.
Interverranno:
Maria Teresa Severini, Assessore alla Cultura, Turismo e Università del Comune di Perugia
Massimiliano Bassetti, Fondazione CISAM, Università di Verona
Coordina: Erminia Irace, Università degli Studi di Perugia
Relatori:
Luca Pieralli, Archivio Segreto Vaticano, Scuola di Paleografia
Donato Lo Scalzo, Università degli Studi di Perugia
Il lavoro di catalogazione curato da Isabella Proietti è dedicato al patrimonio di manoscritti greci della città di Perugia, tanto significativo, quanto ancora poco noto: una quarantina di codici in tutto fra la Biblioteca comunale Augusta e la Biblioteca annessa all’Archivio del Monastero di San Pietro, dove si conserva un solo item.
La storia della raccolta libraria perugina si lega alla figura di Francesco Maturanzio, la personalità di maggior rilievo dell’umanesimo umbro, il cui profilo intellettuale viene ora ulteriormente messo a fuoco grazie alle nuove acquisizioni ricavate dall’esame diretto dei codici da lui posseduti.
Nella catalogazione del fondo e nell’introduzione storica premessa alle schede descrittive si è ricostruita, anche sulla scorta di documentazione archivistica conservata al di fuori della biblioteca, la storia della raccolta dopo la morte di Maturanzio: dal passaggio della biblioteca maturanziana al monastero di San Pietro, al ruolo del bibliofilo fondatore della Biblioteca comunale Augusta Prospero Podiani, fino alle soppressioni delle corporazioni religiose.
I manoscritti contengono le principali opere della letteratura greca classica, da Aristotele, a Pindaro, ai tragici, riflesso degli interessi del collettore originario, Francesco Maturanzio, e della temperie culturale in cui la raccolta si è costituita, a testimonianza di come il rinnovato interesse per i classici che ha caratterizzato l’età umanistica abbia raggiunto anche città apparentemente periferiche rispetto ai grandi centri dell’umanesimo italiano, il cui ruolo culturale resta ancora, in buona parte, da indagare.
Ingresso libero
Biblioteca Augusta: Il Kiriale-sequenziario ritrovato
Conferenza
Lunedì 12 dicembre, ore 17.00 - Sala ex Borsa Merci, via Mazzini 10
Intervengono:
Maria Teresa Severini, Assessore alla Cultura, Turismo e Università del Comune di Perugia
Relatori: Biancamaria Brumana, Università degli Studi di Perugia e Galliano Ciliberti, Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli
Esecuzione di brani tratti dal manoscritto a cura del Gruppo Vocale «Armoniosoincanto» diretto dal M° Franco Radicchia.
Ingresso libero
data da definire:
Incontro all’interno di una scuola cittadina tra il Prof. Attilio Bartoli Langeli ed esperti bibliotecari con gli studenti per raccontare l’epoca di Prospero Podiani e le vicende storiche connesse
Informazioni
http://turismo.comune.perugia.it/pagine/biblioteche
info 075 5772505 - 2500
L’invenzione della biblioteca. Prospero Podiani, Perugia e l’Augusta - SCHEDA TECNICA
La mostra “L’invenzione della biblioteca. Prospero Podiani, Perugia e l’Augusta” è l’ultima delle iniziative svolte dal Comune di Perugia nel 2015-2016, per celebrare il quarto centenario della morte del fondatore dell’Augusta, con lo slogan Prospero Podiani ≪et amicorum≫.
Promossa dal Comune di Perugia – Assessorato alla Cultura, al Turismo e all’Università, con la Biblioteca Comunale Augusta, l’Archivio di Stato di Perugia e la Deputazione di storia patria dell’Umbria, la mostra è suddivisa in tre sezioni.
Due di esse sono allestite presso la Sala ex Borsa Merci e sono relative, rispettivamente alla “Vita e Opere di Prospero Podiani” e a “I libri di Prospero”.
Una vita, quella di Podiani, molto lunga (muore ottantenne il 16 novembre 1615) e molto accidentata. Ma coerente, perché tutta guidata da un ambizioso progetto culturale fondato sui libri. Nella sezione si mette in mostra, insieme alla sua vita, il suo ruolo nella vita culturale dell’epoca e il suo amore per i libri.
“I libri di Prospero” rappresenta, invece, una full immersion nella cultura scritta cinquecentesca. Si espongono alcuni dei diecimila libri che Podiani donò alla città di Perugia, tuttora conservati e consultabili nella Biblioteca Augusta.
In particolare, sono stati scelti 50 volumi, esposti secondo la classificazione dell’epoca data da Fulvio Mariottelli nel Ragguaglio sulla Biblioteca (l’opera con cui egli la illustrava alle autorità il 1 gennaio 1618), ovvero,
Numero: opere che trattano di discipline legate alla matematica, musica, astronomia, geografia
Voce: discipline della ‘parola e del discorso’: grammatica, retorica, storia, poesia, letteratura in genere
Moto: discipline naturali: metafisica, medicina, chirurgia, farmacia, diritto, economia e politica
Quiete: discipline contemplative: teologia, religione, oratoria sacra.
I miscellanei: libri che trattano più materie
Una terza sezione è allestita presso la biblioteca fondata da Podiani, l’Augusta, dal titolo “Perugia nel Cinquecento: una città di cultura”. Podiani non è un’isolata eccezione, ma partecipa di una cultura cittadina di assoluta eccellenza. Molte e prestigiose le istituzioni culturali che a Perugia ebbero sede. Molti e prestigiosi gli intellettuali che vi operarono: quelli che Podiani considerava i più vicini tra gli amici.
Questa sezione inizierà con l’illustrazione dall’evento cinquecentesco forse più importante
per la storia della città, la Guerra del Sale, nella percezione che ne ebbero i contemporanei. A seguito di questo evento, infatti, la città acquisisce un ruolo secondario nella provincia pontificia e inizia una fase di decadenza politica, economica e sociale.
Si proseguirà quindi illustrando i ‘Luoghi della cultura’ cittadini.
I
luoghi non istituzionali: le accademie, che a Perugia, come nelle altre città italiane,
sono un fertile terreno di nuova produzione culturale, ma possono esser interpretate anche come frutto del definitivo distacco degli intellettuali dagli interessi politici locali.
I
luoghi istituzionali: l’Università, il seminario e la scuola dei gesuiti, questi due
scaturiti dal Concilio di Trento come forme di controllo dell’ortodossia, ma capaci anche di produrre una cultura specifica e ricca di nuove pulsioni.
Orari
Sala ex Borsa Merci, via Mazzini
Biblioteca Comunale Augusta, via delle Prome
Perugia
9 novembre – 18 dicembre 2016
da martedì a sabato ore 10.00-19.00
domenica visita guidata gratuita ore 16.00 (necessaria prenotazione 075.5772513)
Biglietti
ingresso gratuito
Catalogo
Edizioni Comune di Perugia, Biblioteca Augusta e Deputazione di Storia Patria per l’Umbria // Pagine 192 // Lingua Italiano // Prezzo Euro 12.00
I CURATORI DELLA MOSTRA: PROF. ATTILIO BARTOLI LANGELI E DOTT.SSA MARIA ALESSANDRA PANZANELLI FRATONI
Attilio Bartoli Langeli ha insegnato paleografia e diplomatica nelle università di Perugia, Venezia e Padova. Dal 1977 al 1992 ha coordinato con Armando Petrucci il seminario permanente Alfabetismo e cultura scritta.
Dal 2000 al 2012 è stato presidente della Deputazione di storia patria per l’Umbria e dal 2009 al 2016 è stato coordinatore della Scuola storica nazionale per l’edizione delle fonti documentarie presso l’Istituto storico italiano per il medioevo.
Tra le sue pubblicazioni, numerose edizioni documentarie e le monografie Gli autografi di frate Francesco e di frate Leone (Brepols, 2000), La scrittura dell’italiano (Il Mulino, 2000), Notai. Scrivere documenti nell’Italia medievale (Viella, 2006).
Maria Alessandra Panzanelli Fratoni è attualmente impegnata in un postdottorato presso l’Università di Oxford, (15cBOOKTRADE Project, progetto finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca e centrato sulla prima stagione della stampa: 15cbooktrade.ox.ac.uk).
Ha pubblicato saggi di storia del libro e delle biblioteche e di storia dell’Università; le ricerche più recenti sono dedicate alla stampa del ‘400 e alla figura di Bartolo da Sassoferrato.
A Podiani ha dedicato una tesi di dottorato in Scienze bibliografiche: Bibliofilia, biblioteche private e pubblica utilità. Il caso di Prospero Podiani (Università di Udine, 2006) tema che ha continuato ad approfondire, parlandone in vari convegni internazionali (tra cui: Los Angeles 2009; Venezia 2010; Londra 2012; Anversa 2015), e con una serie di pubblicazioni (sette con il catalogo della mostra).
Nel 2012 ha concluso un secondo dottorato, in Storia, studiando la cultura della stampa a Perugia nella prima età moderna: Scrivere stampare e leggere a Perugia nel primo secolo dall’introduzione della stampa.
Ha lavorato come archivista e bibliotecario presso l’Università degli Studi di Perugia (stabilmente dal 2002, attualmente in aspettativa per studio) dove ha collaborato alle attività celebrative del VII centenario di fondazione dell’Ateneo perugino, tra cui la organizzazione di due mostre (Doctores excellentissimi, 2003; Maestri insegnamenti e libri 2009) e dove ha avviato e coordinato (dal 2012 al 2014) le attività del gruppo di lavoro LRCS (Libri Rari e Collezioni Speciali).
CV completo e alcune pubblicazioni in: www.academia.edu
PROSPERO PODIANI: LA VITA E L’AMORE PER I LIBRI CHE PORTO’ ALLA NASCITA DELLA BIBLIOTECA AUGUSTA
Prospero Podiani nacque a Perugia forse nel 1535, forse qualche anno dopo.
Il cognome deriva dal luogo di origine della famiglia, Poggio Aquilone, presso Marsciano, dal latino Podium, da cui Podianus ‘poggiano’.
La famiglia si era trasferita a Perugia da un secolo circa. Notevole per ricchezze, parentele e incarichi pubblici, la casata Podiani godeva in città di una posizione di eccellenza.
Non si sa nulla della giovinezza di Prospero e poco dei suoi studi. Egli conseguì la completa formazione di base nelle Arti, equivalente oggi a un diploma di liceo classico; i primi passi li fece probabilmente in famiglia, gli ultimi presso il Collegio dei Gesuiti di Perugia: lui stesso dichiara suo «precettore» Giovanni Antonio Viperano, il gesuita arrivato a Perugia da Messina nel 1552 per insegnarvi. Podiani frequentò i corsi di Arti nello Studium della città, senza addottorarsi.
Si sposò due volte: nel 1571 con Lucrezia Crescimbeni, già vedova, che muore intorno al 1583; nel 1590 con Flaminia Dionigi, già vedova e madre di due figli. Dal secondo matrimonio nascono Vittoria (1600), che vivrà a lungo, e Bonifacio (1602), che morirà nel 1621; due altri figli muoiono piccoli.
Ricco di famiglia, aveva molte terre e molte case in città. Nel 1580 o poco prima comprò casa anche a Roma, dove andava molto spesso e dove, tra il 1597 e il 1611 ,visse più che a Perugia.
Podiani spese buona parte dei suoi soldi in libri. Ai libri –cercandoli, acquistandoli, catalogandoli, regalandoli o prestandoli e naturalmente leggendoli– dedicò tutte le sue energie. Ai libri legò la sua vita personale, la sua figura pubblica e il suo destino post mortem. Proprio per assicurarsi gloria imperitura, nel dicembre del 1582 donò la sua ricca collezione, circa 10.000 libri manoscritti e a stampa, alla città di Perugia. Doveva sortirne una biblioteca civica col nome di Augusta; lui ne sarebbe stato il Custode, stipendiato dal Comune.
Poi le cose si complicarono, e il progetto sembrò andare in fumo. Podiani si riprese i libri e cambiò più e più volte la propria volontà circa la loro destinazione. Nel frattempo continuava ad accumularli, sia a Perugia che a Roma. Alla fine arrivò a possedere almeno ventimila libri, forse quarantamila: grandezze incredibili, per un privato cittadino di allora.
Gli ultimi anni della sua vita furono travagliatissimi. Podiani morì, povero e solo, il 16 novembre 1615, a Perugia, in casa d’altri. Aveva fatto appena in tempo a confermare la donazione del 1582 alla sua Città. Subito dopo il decesso i magistrati comunali recuperarono i suoi libri rimasti a Perugia e li misero al sicuro. Tempo qualche anno e si costituì la sognata (da Prospero e da Perugia) Biblioteca Augusta.