Come cambia il mercato del lavoro: presentato oggi a Perugia il primo report dell’Osservatorio del Terziario e del Turismo
(UMWEB) Commercio e turismo costituiscono ben il 48% delle assunzioni effettuate in Umbria nel 2017. In entrambe le province è il settore del turismo a contare il maggior numero di assunti. Sono alcuni dei dati relativi al mercato del lavoro in Umbria, regione che detiene peraltro il record per invecchiamento della popolazione, contenuti nel primo report dell’Osservatorio sul Mercato del lavoro nel Terziario e Turismo Umbria, presentato oggi a Perugia in un convengo in corso alla Sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni.
L’Osservatorio, nato un anno fa per iniziativa degli Enti Bilaterali del Terziario e del Turismo Umbria, grazie alla collaborazione con il Centro Studi ADAPT coordinato dal professor Michele Tiraboschi, ha l’obiettivo di monitorare la trasformazione del lavoro e i fabbisogni di competenze delle imprese del terziario e del turismo, con lo scopo di migliorare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, coinvolgendo tutti gli attori fondamentali in questo processo.
L’analisi presentata oggi, declinata fino al livello provinciale, riguarda il periodo 2006-2016 e, dove già possibile, utilizza anche i dati accessibili per il 2017 ed il 2018.
I risultati della ricerca sono stati presentati da Margherita Roiatti, di ADAPT e Università degli studi di Bergamo, dopo una breve introduzione di Stefania Cardinali, presidente Ente Bilaterale Terziario Umbria, e Damocle Magrelli, Presidente Ente Bilaterale Turismo Umbria.
Livia Patrignani, Senior Economist Ufficio Studi Confcommercio, ha parlato dei trend di cambiamento nel commercio. “Il lavoro sta cambiando velocemente”, ha detto. “Oggi non esistono professioni standard, ma specifiche e articolate. I driver di questo cambiamento sono la demografia e la tecnologia”.
Valerio Natili, Segretario generale Fisascat Cisl Umbria, ha spiegato le ragioni per cui gli Enti Bilaterali hanno sentito la necessità di monitorare con l’Osservatorio l’evoluzione del mercato del lavoro e delle competenze richieste dai settori del commercio e del turismo. Settori dove cresce l’occupazione, nonostante le molte difficoltà e le trasformazioni pesanti che ci sono state in Umbria, in assenza di politiche specifiche. “I dati e il sostegno dell’Osservatorio – ha sottolineato – ci aiuteranno a far capire l’importanza di questi comparti ai nostri interlocutori istituzionali”.
“Il 30% delle imprese umbre prevede di avere difficoltà nel reperire i profili professionali desiderati: bisogna quindi trovare modalità di allineamento utili alle imprese e ai lavoratori”, ha aggiunto Francesco Seghezzi, direttore generale Fondazione ADAPT, nel suo intervento sulle competenze professionali come motore dello sviluppo locale.
“Sono quattro – ha specificato Seghezzi – i criteri che guidano la domanda di competenze e sui quali bisogna lavorare: il livello dell’innovazione, che va pensata anche per le imprese più piccole; la demografia, che penalizza l’Umbria ma i cui limiti possono essere superati con strumenti di riqualificazione delle competenze; il sistema formativo ed educativo del territorio, che vede coinvolta anche l’impresa, perché sempre più spesso ha esigenze molto specifiche se non uniche; l’attrattività del territorio, come ecosistema dove sia possibile anche una formazione continua”.
I PUNTI CHIAVE DEL REPORT
• Dinamiche demografiche: la Regione Umbria vede l’età media della popolazione in costante crescita dal 2006: nel 2017 oltre il 25% della popolazione ha superato i 65 anni (dato superiore sia a quello nazionale che a quello del Centro-Italia).
• Demografia d’impresa e specializzazioni produttive: a partire dal 2010 si assiste contemporaneamente ad un calo del numero delle imprese registrate e ad un aumento delle cessazioni d’impresa. Agricoltura e commercio assorbono oltre il 40% delle attività imprenditoriali.
• Mercato del lavoro: nel II trimestre 2018 a produrre l’aumento occupazionale è principalmente il settore dei servizi e, con riferimento all’occupazione nel commercio, alberghi e ristoranti si registrano +5.000 unità rispetto allo stesso trimestre del 2017. È la componente femminile a registrare performance sensibilmente peggiori sia per quanto riguarda il tasso di occupazione che quello di disoccupazione, soprattutto tra i più giovani. Il dato indica un trade-off negativo tra le credenziali educative e la situazione occupazionale femminile.
• Previsioni occupazionali delle imprese: servizi alle persone, commercio, servizi turistici e di alloggio e ristorazione sono i settori di attività principali per entrate programmate nel periodo settembre-novembre 2018 a livello regionale.
• Istruzione e formazione: nonostante la Regione registri ottime performance in termini di tasso di scolarizzazione superiore e di partecipazione all’istruzione secondaria di secondo grado e terziaria, ben in 30 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà di reperimento dei profili professionali desiderati.
Nel pomeriggio è previsto un Focus Group, con esperti nei settori del commercio e del turismo, rappresentanti delle organizzazioni datoriali e di rappresentanza dei lavoratori, del sistema dell’istruzione e formazione, di centri di ricerca e amministratori locali.
L’Ente Bilaterale del Terziario dell’Umbria e l’Ente Bilaterale del Turismo dell’Umbria sono organismi costituiti e gestiti in modo paritetico da Confcommercio Umbria e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.