Allevatori umbri vitello bianco primo piano(UMWEB) PERUGIA, – “Vieni ad assaggiare la differenza!”. È questo l’invito della Cooperativa tra allevatori umbri, nata nel marzo 2016 dall’intuizione di un gruppo di allevatori e la Direzione carni di Pac2000A Conad, per la giornata di sabato 27 ottobre di promozione del progetto presso i Conad aderenti.

Un modello tutto umbro per carni di qualità, ma già esportato anche nel Lazio, che riesce a crescere grazie alla sinergia ed alla stretta collaborazione con Pac2000A Conad, che permette di arrivare direttamente al consumatore finale con una carne garantita, di qualità e certificata da un disciplinare ministeriale ottenuto nel 2017. In soli due anni di attività la Cooperativa tra allevatori umbri sta quindi ottenendo risultati importanti, in termini di economia, risposta dei consumatori e sviluppo per le piccole e medie imprese che hanno creduto sin da subito al progetto.

Il 27 ottobre sarà quindi un momento di promozione con degustazioni gratuite di tagliate: ci sarà la possibilità di assaggiare una carne buona, dal gusto inconfondibile e certificata. Sarà anche un momento per far conoscere, da parte di ‘Allevatori Umbri’ in sinergia con il settore carni di Pac2000A Conad, i risultati raggiunti e gli obiettivi futuri, per una crescita che parla di numeri e di persone.

Sono diciassette i piccoli e medi allevatori che da Umbertide a Massa Martana, hanno creduto nel progetto, riuscendo a fare squadra, fare economia in termini di burocrazia ed investire nell’azienda, con l’obiettivo di arrivare al consumatore finale con un prodotto di qualità: Benedetti Leonardo (Bevagna), Zooumbria (Spello), Società Agricola I Prati (Bevagna), Azienda Agricola Coata Fabrizia (Grutti), Angeletti Emanuela Az. Agr. (Morro Reatino), Maestrucci Ettore (Assisi), Due CB Carni (Gualdo Cattaneo), Az. Agr. Siena (Torchiagina di Assisi), Ascani Daniela (Ripa), Pompili Giovanni (Assisi), Canavelle Az. Agr. F.lli Pauselli (Umbertide), Fioretti Paolo (Montefalco), Az. Agrit. La Solfarola (Massa Martana), Meola Antonietta (Castiglione del Lago), Azienda Agricola Orelli (Norcia), Az. Agricola Fratelli Funari (Norcia), Fernando Funari (Norcia).

Gli allevatori parlano di risultati e crescita reali: “Insieme possiamo acquistare macchinari, ridurre i costi e i tempi legati alla burocrazia, ne guadagna così il prodotto finale. In un anno siamo passati da 600 a 1200 capi, una crescita che riesce difficile pensarla fuori da questa realtà associativa”.

Giuliano Bececchi, il presidente della Cooperativa, parla di obiettivi: arrivare a 1500 capi ed accogliere nuove aziende entro la fine del 2018. “Abbiamo attivato una campagna promozionale, dal titolo Carni Umbre Tour, all’interno dei supermercati a marchio Conad siamo così riusciti ad arrivare direttamente al consumatore, facendo assaggiare il nostro prodotto: carne umbra e certificata, che rispetta rigidi criteri a garanzia della qualità, la certezza dell’identità degli animali, della razza, dell’età e del sesso, nonché la tracciabilità della filiera e la sana alimentazione degli animali. I nostri soci sono giovani, già titolari di aziende che stanno affiancando magari i genitori nel nuovo progetto di sviluppo secondo la visione della cooperativa”.

Il prodotto nasce anche dall’esigenza di soddisfare i nuovi criteri di scelta dei consumatori, che non cercano più la “marca” ma un prodotto di filiera, attenti alla sicurezza alimentare e al concetto di “sano e vicino”.

Paolo Lucheroni, direttore settori carni Pac2000A Conad, racconta come mancasse un prodotto con queste caratteristiche e come il modello della cooperativa sia stata la scelta vincente. “Vogliamo portare nei supermercati del resto d’Italia la nostra carne a ‘marchio Umbria’, le piccole aziende coinvolte nel progetto conoscono i capi uno per uno, solo con realtà di queste dimensioni, riesci a fare controllo e qualità. La nostra non vuole essere la cooperativa di pochi, il nostro obiettivo è avere nuovi soci e crescere con nuovi allevatori, per esportare il modello in altre regioni d’Italia”.

È infatti già realtà la Cooperativa tra Allevatori del Lazio, nata sul modello di quella umbra, che nel 2017 ha già superato i 3 milioni di fatturato. Qualità in termini di gusto, sicurezze ed economia regionale, il prodotto della cooperativa riesce a soddisfare queste tre diverse esigenze.

Paolo Felicetti, commercialista e revisore contabile della Cooperativa, delinea i cambiamenti della zootecnia Umbra. “Sulla base dei dati analizzati del sesto censimento generale dell’agricoltura in Umbria, dal 2000 al 2010 le aziende zootecniche si sono ridotte del meno 56% , una tendenza che ha invertito la rotta solo dal 2015, fino ad un incremento del 10% nel 2017, anno in cui i prodotti della Cooperativa hanno coperto quasi il 6% del fabbisogno regionale, con l’obiettivo di raggiungere il 10% entro il 2019”.

I numeri parlano chiaro, mangiare carne sana e locale è un trend in crescita, che fa bene al consumatore ma anche all’economia della regione: un fatturato di 1 milione di euro nel 2016, raddoppiato nel 2017 per la Cooperativa, che vuole arrivare a 3 milioni nel 2018.


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