La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia rappresentata in Cassa Depositi e Prestiti e Acri con due prestigiosi incarichi nazionali
(UNWEB) Perugia, - E’ arrivata martedì la nomina per Cristina Colaiacovo nel Comitato di supporto di Cdp-Cassa Depositi e Prestiti, che proprio in questi giorni ha insediato il nuovo Cda che ha nominato Dario Scannapieco quale Amministratore delegato. Nella riunione dello scorso 1 giugno la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia è stata infatti designata dall’Assemblea degli Azionisti di minoranza di Cassa Depositi e Prestiti tra i 9 componenti del nuovo Comitato di supporto degli Azionisti di minoranza.
Le Fondazioni di origine bancaria detengono infatti una quota - circa il 16% - in Cassa Depositi e prestiti, il cui azionista di maggioranza è il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha un'importante partecipazione in CDP, al valore di bilancio di 63 milioni di euro, pari allo 0,7% del Capitale sociale. Presenza che proprio in questo mese distribuirà un dividendo di 13,5 milioni di euro. La nomina nel Comitato di Cristina Colaiacovo consolida ulteriormente la storica collaborazione fra Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e Cassa Depositi e Prestiti su obiettivi condivisi come quello grazie al quale nel 2020 è stato siglato un accordo di collaborazione territoriale che ha portato all’apertura di uno “Spazio CDP” presso la sede della Fondazione, accordo che nel 2021 è stato rinnovato ed è stato esteso anche alle Fondazioni di Spoleto ed Orvieto. E' stato, questo, un importante passo per promuovere iniziative di rilancio e sviluppo socio-economico del territorio.
Per individuare i nuovi componenti del Comitato, la cui funzione è analizzare e approfondire gli investimenti e le operazioni societarie di rilievo effettuate dal Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti, gli azionisti di minoranza hanno tenuto conto di criteri di rappresentanza territoriale e della presenza di alcune specifiche competenze in materia di trasformazione ecologica e sostenibilità ambientale, nonché di trasformazione digitale.
Proprio la sostenibilità è al centro della seconda prestigiosa nomina che ha fatto approdare Cristina Colaiacovo alla Presidenza della Commissione Sviluppo sostenibile di Acri, Ente che dialoga costantemente con le autorità statali, in primis con il Ministero dell’Economia e delle Finanze con il quale, nel 2015, ha sottoscritto un importante Protocollo d’Intesa che definisce i principi e le prassi che devono guidare l’operato delle Fondazioni nei settori d’intervento previsti dalla legge.
Tenendo come punto di riferimento l’Agenda 2020 dell’ONU e i tre ambiti, tra di loro interconnessi, sui quali si basa la sostenibilità – economico, sociale ed ambientale - la Commissione, che si riunirà per la prima volta sotto la presidenza Colaiacovo il prossimo 9 giugno, si propone di elaborare orientamenti e di condividere esperienze che consentano alle Fondazioni di creare una vera e propria rete di buone pratiche della sostenibilità, individuando le aree più significative e trasversali sulle quali la Commissione possa focalizzarsi per elaborare un piano comune di azione da implementare nei rispettivi territori. Un importante esempio è il Progetto nazionale Green Jobs, che promuove lo sviluppo di competenze trasversali legate alla sostenibilità ambientale nelle scuole superiori quale esperienza formativa nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro.
“E’ per me un grandissimo onore – afferma Cristina Colaiacovo – aver ricevuto due riconoscimenti nazionali di così grande prestigio ed autorevolezza. Ciò consentirà alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia di consolidare ulteriormente il suo posizionamento a livello nazionale, dando il proprio contributo su temi di ampio respiro come lo sviluppo sostenibile e la digitalizzazione. Le risorse europee e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresentano un’opportunità senza precedenti per accompagnare il nostro Paese verso il futuro insieme all'Europa, ma sono anche un’occasione per portare in primo piano le esigenze rilevate a livello locale e proporre soluzioni congiunte. Senz’altro riteniamo che l’apporto delle Fondazioni sarà sempre più decisivo per consentire di mettere in campo le iniziative più efficaci e in grado di generare benefici a livello locale”.