Assemblea Confcommercio UmbriaNuove opportunità e nuove sfide per le imprese umbre: il punto nell’Assemblea annuale di Confcommercio che si è tenuta a Perugia nel Polo formativo della maggiore associazione di rappresentanza del terziario

(UNWEB) Perugia. Rigenerazione urbana, sviluppo integrato del turismo, innovazione e trasformazione digitale alla portata di tutte le imprese, economia circolare e sostenibilità: sono le quattro frontiere che Confcommercio Umbria presidierà nel 2022, assieme ai maggiori esperti per ciascun settore e con il coinvolgimento della comunità regionale.
Nella sua relazione all’Assemblea annuale della maggiore associazione di rappresentanza del terziario, che si è svolta nel Polo formativo Confcommercio a Perugia, il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni ha fatto il punto sulle strategie della organizzazione per il futuro.
“Le enormi difficoltà poste dalla pandemia non sono completamente alle spalle. Ma questo è anche il momento delle nuove opportunità e delle nuove sfide. Abbiamo perciò definito quattro ambiti di lavoro per il 2022. Vogliamo dare un contributo fattivo e responsabile per una ripartenza che sia forte e duratura”, ha sottolinea il presidente di Confcommercio, “portando a sintesi nuovi contenuti e stimoli per la crescita delle imprese umbre, dell’economia e della società regionale.
Abbiamo piena consapevolezza della complessità delle sfide che ci attendono. Per questo, assieme ad altre 10 associazioni di impresa abbiamo già avviato un efficace lavoro di squadra che in prospettiva ci auguriamo di allargare ad altri soggetti che vorranno portare il proprio contributo”.

Gli effetti della pandemia sui consumi
L’indicatore dei consumi, elaborato dall’Ufficio Studi Confcommercio e reso noto oggi, dice che nel complesso dei primi 10 mesi del 2021 i consumi sono ancora sotto dell’8,7% rispetto allo stesso periodo di due anni fa.
In particolare, i consumi di servizi erogati da alberghi e ristoranti, che nel 2020 hanno perso oltre il 40% rispetto all’anno precedente, stanno ancora sotto del 31,6% nei primi dieci mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019. Dati impietosi anche per i consumi nel settore abbigliamento e calzature, che nel 2020 ha perso il 23% e da gennaio a ottobre 2021 sta sotto ancora del 13,3%.
“Dobbiamo recuperare il terreno perduto, ma il solo recupero sui livelli pre-covid del 2019 non basta”, ha detto il presidente Mencaroni, “perché in quell’anno il nostro prodotto pro capite era già di 1.711 euro inferiore a quello del 2007. Bisogna allora lavorare per la crescita dell’economia regionale. Il 2022 ci vedrà perciò impegnati su quattro temi che riteniamo centrali”.

La rigenerazione urbana
Confcommercio elaborerà un vero e proprio modello di intervento integrato e sistemico per la rigenerazione urbana, storico cavallo di battaglia dell’associazione. Con una forte complicità tra pubblico e privato, trasversale ai vari ambiti socio economici, da applicare concretamente in via sperimentale sul territorio umbro e replicabile in altre aree e in altre regioni.
In questo laboratorio sarà coinvolta Confcommercio nazionale, l’Università di Perugia e l’Anci.
I risultati di questa sperimentazione saranno presentati nel corso di un convegno nei primi sei mesi dell’anno.

Lo sviluppo integrato del turismo
Confcommercio proporrà alle istituzioni e alla comunità regionale un progetto innovativo basato sull’utilizzo dei dati e delle nuove tecnologie.
Sarà coinvolta anche l’Università nella elaborazione di un modello di promozione, comunicazione e commercializzazione del turismo che traghetti l’Umbria verso la gestione manageriale delle destinazioni DMO, e che leghi di più il turismo alla cultura, come migliore e più alta fruizione del patrimonio esistente e come sostegno alla creazione di nuove produzioni culturali, anche su filoni non tradizionali e sfruttando le nuove tecnologie.

L’innovazione e la trasformazione digitale alla portata di tutti
“Innovazione e trasformazione digitale vanno di pari passo. Nessuno ne deve restare fuori – ha affermato il presidente Mencaroni - e il nostro impegno è di portare su questa strada il maggior numero di imprese, perché possano stare con successo sul mercato e crescere.
Vogliamo realizzazione un progetto che consenta veramente alle imprese di “toccare con mano” cosa significa fare innovazione e come le nuove tecnologie possano portare frutti.
Alla Regione chiederemo un piano della trasformazione digitale delle micro e piccole imprese, con una adeguata dotazione economica”.

Economia circolare e sostenibilità
Confcommercio elaborerà un Manifesto della sostenibilità, che prevederà una sinergia forte tra pubblico e privato sulla gestione dei rifiuti, l’economia circolare, lo spreco alimentare, la manutenzione del territorio, specie in alcune aree come il Trasimeno, le energie verdi e rinnovabili, il consumo delle acque e le emissioni in atmosfera, il consumo del suolo, che ha a che fare anche con la programmazione commerciale.
Anche in Umbria sarà sperimentato il progetto di Confcommercio con l’Università di Pisa per la realizzazione di un prodotto informatico che renderà semplice valutare il livello di sostenibilità della singola impresa, rilasciando una specie di certificazione “Imprendigreen”, con tutta una serie di servizi correlati.

“A molti di noi il lockdown ha insegnato che si può fare impresa anche in condizioni estreme, ma in maniera diversa”, ha concluso il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni.
“Occorre essere attrezzati adeguatamente per contribuire a guidare i processi di trasformazione. In un clima sociale, peraltro, che deve recuperare anche elementi di equilibrio. Il confine tra l’Umbria che vorremmo e quella che invece sarà è ancora confuso. Continueremo a mettere al servizio della comunità regionale il nostro impegno, con il senso di responsabilità che caratterizza la nostra storia”.

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