coldirettiumbriaProsegue il "filo diretto" con i soci in tutti i territori della regione

(UNWEB)  Le zone di montagna e quelle più marginali, rappresentano un importante presidio del territorio in termini di vigilanza e manutenzione, ma soprattutto una risorsa economica importante dove il settore primario, con la zootecnia in primo piano, svolge un ruolo centrale.

È quanto emerso tra l'altro a Norcia, nel corso dell'incontro di ieri degli imprenditori agricoli della Coldiretti Umbria, cui ha partecipato anche l'Assessore regionale all'Agricoltura Roberto Morroni. L'appuntamento - riferisce Coldiretti - ha fornito l'occasione per un confronto costruttivo e aperto sui temi di maggior interesse del comparto, e rientrava nel tour dei territori in programma per un mese in varie città della regione, per analizzare novità ed evoluzioni del settore primario, con il protagonismo attivo e le esigenze dei soci in primo piano.

L'agricoltura, specie nelle aree interne - ha sottolineato il Presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti - è stata capace negli anni di salvaguardare la biodiversità di prodotti e animali, evitando l'incuria di ambiente e paesaggio e i conseguenti evidenti rischi anche a livello idrogeologico. Per questo occorre in ogni modo tutelare il lavoro delle aziende agricole, agevolando investimenti utili a potenziare i servizi di questi aree, a cominciare da quelli legati alle infrastrutture viarie e digitali, ma anche difendendo il lavoro agricolo e i redditi dalle varie problematiche che li penalizzano. I danni della fauna selvatica all'agricoltura, l'aumento dei costi di produzione, ma anche la ricostruzione post sisma, il Programma di Sviluppo Rurale, la nuova PAC, filiere agroalimentari e zootecnica in particolare, questi i temi centrali affrontati nel corso della riunione.

Se vogliamo ancora rendere fruibili le nostre montagne - ha precisato Agabiti - urge aumentare gli sforzi indirizzati a sostenere questi territori, affinché le persone, specie i giovani, restino a vivere e lavorare qui dove, ripartenza economica, è sinonimo soprattutto di cibo e turismo.

Non sono mancati anche con il contributo di diversi esperti - conclude Coldiretti - approfondimenti più strettamente tecnici, utili nelle attività quotidiane dei singoli imprenditori e per programmare al meglio quelle future. Agricoltori, che devono farsi trovare pronti - è stato ricordato - verso le nuove sfide e possibilità all'orizzonte a cominciare dai temi dell'innovazione, della transizione ecologica e digitale, fondamentali anche per lo sviluppo delle filiere locali.


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