Foto agriturismo(UNWEB) Il clima diffuso di tensioni legate all’impennata dei costi di generi alimentari, energetici e gasolio, e la crescente preoccupazione per l’evoluzione della guerra in Ucraina nel contesto europeo ed internazionale incidono nelle prenotazioni per il periodo di aprile e maggio.

Senza queste nuove condizioni di incertezza le strutture agrituristiche dell'Umbria probabilmente si avvierebbero verso il tutto esaurito, tanto è il desiderio di recuperare il tempo perduto a causa del COVID. Il periodo pasquale, e più in generale tutto il secondo trimestre dell’anno tra aprile, maggio e giugno, rappresentano un momento importante per gli agriturismi. "Dopo aver scontato in maniera più pesante e repentina le limitazioni imposte dalla pandemia e dalle restrizioni stiamo assistendo a una nuova rinascita, c'è un rinnovato entusiasmo, il desiderio di stare insieme, di vivere l'aria aperta, di farsi coccolare - spiega Elena Tortoioli, presidente Terranostra Umbria. Siamo impegnati in questi primi giorni di sole con agricompleanni, fattorie, percorsi didattici, pranzi e cene concentrati per lo più nei week end - ha proseguito - ma la macchina organizzativa si è messa in moto per i ponti di primavera, per Pasqua e per il 25 aprile che vedono già molte delle nostre strutture al completo. A Pasqua si prenota per ben 3 notti. Quindi possiamo dirci soddisfatti che tanti turisti alla ricerca del relax e della buona tavola scelgano le nostre strutture Terranostra di Campagna Amica, affidabili, garantite e capaci di unire alla tradizione contadina esperienze innovative e servizi ricercati. Questo però - sottolinea Tortoioli - non basta a colmare le perdite subite in questi anni di pandemia. Il lavoro che dobbiamo continuare a fare è collettivo e trasversale, e come Coldiretti Umbria e Terranostra lo stiamo facendo attraverso un impegno quotidiano e capillare di formazione e supporto alle imprese. Ma abbiamo necessità del sostegno da parte di tutte le competenze e le istituzioni affinché il rilancio non sia solo economico ma di immagine". Gli agriturismi Terranostra di Campagna Amica stanno disegnando una nuova identità del turismo, un nuovo modo di viverlo, che va oltre gli itinerari standardizzati e si fa promotore di bellezza, qualità ed eccellenza attraverso non solo proposte enogastronomiche di spessore ma anche fattorie didattiche, sport, percorsi esperienziali e culturali. In Umbria secondo gli ultimi dati Istat, si contano 1373 strutture, con 412 dedite alla ristorazione, 235 alla degustazione e 1145 ad altre attività. I posti letto sono 23.862 mentre quelli a tavola sono 13.654. Numeri che rendono la cifra di un comparto in forte crescita e che riveste un ruolo di primo piano nel turismo extra alberghiero.

"Gli agriturismi - ha commentato Mario Rossi, direttore Coldiretti Umbria -possono davvero svolgere un ruolo centrale per una vacanza made in Umbria capace di offrire attraverso il turismo di prossimità un'occasione per conoscere da vicino i piccoli e meravigliosi borghi della nostra regione, per riscoprire la bellezza della vita di campagna e per gustare le nostre tipicità agroalimentari. Devono rappresentare dunque la premessa e la scommessa dalla quale ricominciare per il rilancio economico, culturale e sociale di questa regione".

L'ospitalità contadina quindi come rilancio dell'economia dell'Umbria ma anche come rilancio dell'immagine di una regione che vuole, ama e si impegna a raccontarsi attraverso la valenza sociologica del consumo del cibo come aggregatore sociale ed esperienziale. Per un modo tutto nuovo di vivere il viaggio attraverso le connessioni che solo la natura e chi la vive sa donare.


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