Domani, giovedì 9 giugno, dalle ore 17,00, "Open Day", presso la sede di Ponte San Giovanni, Strada dei Loggi 52

Focus di approfondimento su mercati e filiera del grano; "street food contadino", con i produttori di Campagna Amica

(UNWEB) Il 9 giugno, dalle ore 17,00, il Consorzio Agrario dell'Umbria "apre le porte" della propria sede di Ponte San Giovanni in Strada dei Loggi: tra gli obiettivi, quello di far visionare agli imprenditori agricoli le ultime novità in tema di macchine ed attrezzature, portandoli anche alla scoperta di tutti i nuovi prodotti utili per un'agricoltura in linea con gli obiettivi della transizione ecologica. Un'occasione propizia pure per affrontare, "nella casa degli agricoltori", i temi di maggiori attualità del comparto. Grandi protagoniste le eccellenze locali del territorio, grazie ai produttori di Campagna Amica, che collabora con Coldiretti Umbria alla realizzazione dell'evento.

Un'iniziativa - spiega Albano Agabiti Presidente del Consorzio Agrario dell'Umbria - per festeggiare gli oltre 120 anni di storia del Consorzio, ma soprattutto per riavvicinarlo ulteriormente, dopo due anni di pandemia, al mondo agricolo e ai cittadini, nell'ottica di accompagnare sempre di più le imprese del territorio, verso la modernizzazione e la competitività richiesta dai mercati e al contempo verso le nuove esigenze della società. Tra le "mission" del Consorzio Agrario infatti - sottolinea Agabiti - quella di contribuire ad aumentare il reddito delle imprese, cercando di interpretare e coniugare al meglio l'esigenza di modernità del settore, come con l'agricoltura digitale e sostenibile, con i tradizionali aspetti del mondo rurale sempre più protagonista e strategico. Il Consorzio Agrario è la struttura più longeva presente in Umbria, operativa senza soluzione di continuità da 123 anni, con una rete capillare che con le sue agenzie copre l'intero territorio regionale, offrendo servizi di prossimità. Torna un evento particolarmente sentito quindi - aggiunge Agabiti - in un momento caratterizzato dalle tensioni internazionali, dall'incertezza economica e dalle speculazioni sui prezzi, e non ultimo dall'aggravio dei costi produttivi.

Un'emergenza mondiale che riguarda direttamente anche l'Italia, un Paese deficitario che importa addirittura il 62% del proprio fabbisogno di grano tenero per la produzione di pane e biscotti, il 35% del grano duro per la pasta e il 46% del mais di cui ha bisogno per l'alimentazione del bestiame. Bisogna invertire la tendenza - evidenzia Agabiti - ed investire per rendere il Paese il più possibile autosufficiente per le risorse alimentari facendo tornare l'agricoltura centrale negli obiettivi nazionali ed europei. Per questo non mancheremo di affrontare ed illustrare, con i tanti operatori del settore che interverranno, le nostre strategie, che puntano a filiere sempre più innovative e integrate, a cominciare da quella dei cereali, ma anche su un potenziamento nei servizi, imprescindibile con l'evolversi delle necessità finanziarie delle imprese agricole. Dalle ore 18 quindi, spazio al Focus di approfondimento su mercati e filiera del grano, con Gianluca Lelli, Amministratore Delegato di Consorzi Agrari d'Italia e l'Assessore regionale all'agricoltura Roberto Morroni.

Un evento importante - ribadisce Mario Rossi Direttore regionale Coldiretti - utile a fare il punto su un settore che registra un aumento nell'ultimo anno del 34% per le quotazioni delle materie prime alimentari a livello mondiale, così come aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi fino al +129% per il gasolio. Servono dinamiche nuove e offrire "certezze e risposte" agli imprenditori, salvando aziende e stalle da una insostenibile crisi finanziaria per poi investire per aumentare produzione e le rese dei terreni. Proprio nell'ottica dell'efficienza aziendale - precisa Rossi - è sempre più forte la necessità di tradurre "in campo" le innovazioni tecnologiche e digitali che si susseguono. Per diminuire i tempi di lavoro e risparmiare energia ad esempio, limitando al contempo sprechi e sovrapposizioni, in linea con quella sostenibilità ambientale che acquisirà sempre maggior valore. Innovazioni d'aiuto anche - prosegue Rossi - per la tracciabilità sul campo dei prodotti e quindi per la crescita del made in Umbria, agevolando la trasparenza di quanto arriva sulle tavole dei cittadini-consumatori, ancor più propensi ad accertare con sicurezza l'origine del cibo. Proprio per questo - conclude Rossi - non poteva mancare il contributo dei nostri produttori di Campagna Amica, che, con un vero street food contadino, faranno degustare il meglio dell'agroalimentare locale legato al territorio, che fa bene all'occupazione e alla spesa delle famiglie, così come alla salute e all'ambiente.


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