(ASI) Perugia – Sostenere le imprese in difficoltà prima che la crisi economica sia conclamata: con questo obiettivo la Regione Umbria ha deciso di costituire un’unità tecnica per le crisi d’impresa, nell’ambito dell’Assessorato regionale allo Sviluppo economico.
Stamani, nella sede dell’Assessorato a Perugia, il vicepresidente della Regione Umbria con delega allo Sviluppo economico, Fabio Paparelli, ha incontrato i sindacati e le associazioni di categoria per condividere la modalità operativa dell’Unità tecnica e per fare il punto sugli obiettivi da conseguire.
“Il sistema produttivo dell’Umbria sta affrontando, sia pure in un contesto in cui si palesano i primi segnali di ripresa, le conseguenze della più grave crisi economica – ha detto Paparelli - In questo contesto la Regione ha la responsabilità di gestire situazioni delicate e di grande impatto sul fronte produttivo ed occupazionale. E’ dunque essenziale che venga rivisto ed integrato lo schema di intervento adottato sinora, anche alla luce del fatto che negli ultimi 5 anni è mutato in maniera importante il quadro giuridico. L’Unità tecnica – ha aggiunto - avrà la funzione di gestire i tavoli di crisi ed effettuare un monitoraggio costante delle varie situazioni. Inoltre, dovrà analizzare le situazioni delle aziende e la dimensione del rischio, nonché gestire in modo concertato la crisi con l’impresa, le parti sociali e gli attori interessati, fornendo supporto per l’attivazione della procedura per gli ammortizzatori sociali e garantire sostegno per tutte le attività concordatarie e concorsuali”.
L’Unità sarà composta da funzionari del Servizio politiche attive del Lavoro della Regione, di Sviluppumbria Spa e Gepafin spa, e potrà disporre di tutti gli strumenti operativi finalizzati al supporto delle imprese e dei lavoratori interessati da situazioni di crisi.
L’incontro è servito anche per fare il punto sull’avvio del coordinamento regionale per lo sviluppo del settore manifatturiero, una buona pratica, quella della Regione Umbria, che è stata anche apprezzata a livello nazionale, quale luogo di approfondimento tra gli attori del sistema volto a disegnare una visione comune.
Relativamente al coordinamento per il settore manifatturiero, l’assessore Paparelli ha spiegato che “servirà ad agevolare un confronto tra artigiani, imprenditori delle pmi e delle grandi imprese, esperti del settore, rappresentati delle istituzioni, ed è finalizzato a supportare le strategie e le scelte di politica industriale e manifatturiera regionale”.
Alle parti sociali è stato infine illustrato l’avviso regionale per l’internazionalizzazione delle imprese, volto a finanziare al 50 per cento a fondo perduto le reti di impresa, anche sotto forma di Ati, che intendono rivolgere la propria azione commerciale sui mercati esteri.