Fondi per lo sviluppo rurale dell'Umbria, Confagricoltura Umbria: "Bene aver salvaguardato le risorse destinate alla regione ma ora mondo agricolo e istituzioni lavorino insieme per farne un uso sempre più virtuoso"
(UNWEB) PERUGIA – "E' stato molto importante essere riusciti a salvaguardare, risultato tutt'altro che scontato, la percentuale umbra delle risorse disponibili per lo sviluppo rurale". Lo afferma il presidente di Confagricoltura Umbria, Fabio Rossi, che esprime così apprezzamento per l'azione intrapresa dall'assessorato alle politiche agricole della Regione che ha consentito di raggiungere finalmente l'accordo sul riparto delle risorse dei fondi FEASR, il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, per il periodo 2023-2027.
Dopo l'intesa raggiunta dagli assessori all'Agricoltura delle Regioni e Province autonome nel corso della seduta della Commissione Politiche Agricole, all'Umbria infatti andranno 535 milioni di euro destinati a sostegno dello sviluppo rurale umbro per i prossimi 5 anni - con un incremento di 38 milioni rispetto alla proposta iniziale avanzata a febbraio dal Ministro delle Politiche Agricole - utili quindi "per sostenere concretamente il settore agricolo e agroalimentare dell'Umbria". Oltre il 4% dell'intera dotazione finanziaria nazionale e quindi circa 100 milioni all'anno.
"Sarà ora importante, nel rispetto degli obiettivi comunitari, selezionare le misure dove indirizzare le risorse e su come qualificare gli interventi" sottolinea ancora il presidente Rossi. "Certamente – prosegue – è necessario valorizzare le tecniche di produzioni sostenibili, ma anche l'adozione di tecnologie per l'agricoltura di precisone. Sarà molto importante sostenere gli investimenti di imprese, reti, filiere che perseguono obietti di incremento della competitività, del reddito agricolo e del posizionamento nel mercato".
Per Confagricoltura Umbria, inoltre, "sarà ora necessario non caricare sul PSR esigenze di intervento ed investimento non agricole che possono trovare risposta in altri strumenti di programmazione". "Tutto questo – conclude Rossi – affinché tra un lustro si possa assistere ad un settore agricolo rafforzato, modernizzato, competitivo ed economicamente valido ed attrattivo grazie ad un virtuoso uso delle risorse che si è riusciti a portare in Umbria. Chiediamo per questo di poter lavorare insieme agli uffici regionali al tavolo nazionale dove si affina il nuovo Programma di sviluppo rurale e il Piano Strategico Nazionale della PAC".