agritLe strutture umbre puntano sul turismo di prossimità: natura ed enogastronomia, motori del comparto

(UNWEB) Nell’estate 2022 oltre sette italiani su 10 (72%) andranno in agriturismo, per trascorrere le proprie vacanze o anche semplicemente per mangiare, simbolo di una nuova tendenza verso il turismo green e sostenibile, spinta dalla ricerca di relax nel tempo della guerra e della pandemia. È quanto emerso dall’indagine Coldiretti-Noto Sondaggi sulle ferie degli italiani presentata in occasione dell’Assemblea Nazionale di Terranostra, l’associazione agrituristica della Coldiretti, che ha visto la partecipazione anche della dirigenza umbra. In testa alle motivazioni che spingono gli italiani in agriturismo c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto - secondo Coldiretti/Noto Sondaggi - c’è l’enogastronomia. Un trend trainato dal fenomeno dei cuochi contadini, gli agricoltori chef a chilometri zero che cucinano i prodotti coltivati in azienda recuperando spesso antiche ricette della tradizione campagnola, diventati un vero e proprio valore aggiunto per le strutture. Tra le tendenze dell’estate 2022 - riferisce Coldiretti - c’è la crescita dei viaggi di media e breve distanza e del turismo di prossimità, il ricorso a prenotazioni last minute e la preferenza per alloggi autonomi, luoghi e attività all’aria aperta. Cresce anche l’interesse per le mete minori. Inoltre la tendenza a muoversi in periodi meno affollati spinge verso un altro aspetto importante per l’economia dell’intero settore: la destagionalizzazione e l’allungamento dei soggiorni medi. L’estate 2022 è un appuntamento importante per il settore dopo due anni di pandemia che sono costati un calo del 34% delle presenze, secondo l’analisi Terranostra Campagna Amica, ma che non hanno inciso sulla struttura del settore che ha mostrato la propria solidità e capacità di adattamento, innovazione e di risposta ai nuovi stimoli del mercato.

L’impegno di Terranostra è di contribuire a riposizionare l’offerta turistica nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica, secondo modelli di sviluppo più equilibrati - sottolinea Elena Tortoioli Presidente regionale Terranostra. Gli ultimi mesi, hanno ridato fiducia ai nostri operatori sulla scia del desiderio di vivere l’aria aperta, stare in campagna e godersi il nostro territorio e le attività autentiche delle nostre aziende, le vere protagoniste di un’ospitalità genuina. Sono tanti i turisti alla ricerca del relax e della buona tavola che scelgono le nostre strutture, capaci di unire alla tradizione contadina, percorsi esperienziali e servizi ricercati. Tra l’altro - conclude Tortoioli - un terzo della spesa turistica nell’estate 2022 sarà destinato alla tavola, con il cibo che diventa dunque la voce più importante del budget della vacanza estiva in Italia.

La ripartenza di questi mesi - afferma Mario Rossi Direttore Coldiretti Umbria - prova a colmare le perdite subite in questi due anni di pandemia: il ritorno dei vacanzieri in ristoranti, bar e agriturismi rappresenta una boccata d’ossigeno per il settore, con le difficoltà delle attività di ristorazione che si sono peraltro fatte sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla frutta alla verdura ma anche su carne, salumi e formaggi. Come Coldiretti Umbria e Terranostra continuiamo a supportare le imprese - prosegue Rossi - chiamate a scontare in questa congiuntura economica pure il balzo dei costi energetici e le tensioni internazionali, per dare agli agriturismi la necessaria centralità che meritano all’interno del comparto. Essi - conclude Rossi - possono davvero svolgere un ruolo chiave per il rilancio economico, culturale e sociale della nostra regione, tra le prime per qualità, sostenibilità ambientale e sicurezza della propria produzione agroalimentare.

 

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