DSC 0658 1Siglato un protocollo d’intesa che prevede la collaborazione tra Scuola e imprese ICT per colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro

(UNWEB) Orientare i giovani verso un ambito di studi che li proietti in un contesto lavorativo in costante crescita: è questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto oggi tra l’Istituto Tecnico Economico Tecnologico Aldo Capitini e Assintel Umbria, l’associazione delle imprese ICT di Confcommercio. L’accordo è stato presentato nell’Aula Magna dell’Istituto dal Dirigente Silvio Improta, alla presenza di alcune classi quinte e dei docenti Elisabetta Ercolani, Marina Del Beato, coordinatore dell'indirizzo Sistemi informativi aziendali (Sia) e Gabriele Menna, coordinatore del dipartimento di Informatica, e per Assintel Umbria dal presidente Roberto Palazzetti.
L’intesa nasce dal comune intento di avvicinare gli studenti al mondo delle imprese e prevede la collaborazione di Assintel Umbria nella organizzazione e gestione di attività di orientamento in ingresso destinate agli allievi delle classi III dell’istituto; nella progettazione e gestione di attività di orientamento destinate agli allievi delle classi Il del corso Amministrazione Finanza e Marketing; nella progettazione, gestione e valutazione di attività di alternanza scuola lavoro, supportando l’ITET nella individuazione di aziende disposte ad occupare i tirocini formativi curriculari, organizzando visite aziendali, individuando esperti per incontri di approfondimento disciplinare e attività laboratoriali. Questi percorsi saranno principalmente destinati agli allievi del corso Tecnico Economico, articolazione Sistemi Informarvi Aziendali e, per le tematiche di interesse comune, anche agli allievi delle altre articolazioni (Amministrazione Finanza e Marketing e Relazioni internazionali per il marketing).
Assintel darà inoltre il proprio sostegno alla progettazione e gestione delle attività di orientamento post diploma e alla promozione di tirocini extracurriculari post diploma.

"Ogni settimana riceviamo richieste di diplomati in Informatica da parte delle imprese e questa maggiore domanda è un dato chiaro che abbiamo rilevato costantemente negli ultimi anni”, ha dichiarato il dirigente scolastico ITET Silvio Improta. “Come scuola abbiamo risposto potenziando l'insegnamento di Informatica in tutti gli indirizzi economici e nell’ultimo anno sono comunque usciti circa 70 diplomati in informatica. Dal prossimo anno scolastico, risponderemo con il nuovo corso quadriennale in Informatica (Sia) strutturato in collaborazione con Assintel e alcune ditte associate. Un corso speciale nel quale formeremo eccellenze in Informatica che già a 18 anni avranno un diploma di maturità”.
“Assintel Umbria registra ogni giorno la difficoltà delle imprese associate a trovare personale”, ha sottolineato il presidente dell’associazione Roberto Palazzetti. “Solo nell’ultimo mese abbiamo contato l’offerta di circa 40 posti di lavoro, per lo più rimasta inevasa. Gli spazi per creare occupazione sono enormi. Le imprese sono disposte inoltre a far crescere i giovani al proprio interno, perché è un investimento che li fidelizza. La mancanza di figure professionali in loco costringe infatti molte attività a rivolgersi fuori regione. Siamo grati dunque all’ITET Capitini per avere subito sposato questa idea di collaborazione da cui traggono vantaggio tutti: i giovani, le imprese, la crescita economica e la qualità dell’occupazione della nostra regione. Assintel si impegna in questa esperienza con uno spirito di responsabilità sociale. Oggi, per affrontare la rivoluzione green e digitale, le imprese sono chiamate a cambiare approccio, contribuendo attivamente alla sensibilizzazione sul tema delle professioni ICT. Perché siamo convinti che le sfide più che mai si vincono con la collaborazione, e che la principale delle sfide sia dare un futuro ai giovani”.
I GIOVANI DELLA GENERAZIONE Z E IL DIGITALE
Sono nativi digitali, trascorrono circa 8 ore al giorno su Internet* (2 ore in più del tempo passato in media dagli utenti), usano la tecnologia essenzialmente per dialogare con gli amici tramite le app di messaggistica, per vedere video, film e ascoltare musica, per i video game (tra gli utenti Internet 16-24 anni, giocano ai videogiochi l’86% tra le ragazze, il 91% tra i ragazzi), per stare sui social, tra cui Tik Tok domina senza rivali (la fascia 13/19 anni rappresenta il 7% circa del totale utenti social, ma è anche quella che ci passa mediamente più tempo di tutti, circa 3 ore al giorno; che in percentuale usa più piattaforme in un mese, circa 8; che segue di più gli influencer: il 34% tra le ragazze, il 26% tra i ragazzi).
Ma al di là dell’aspetto meramente ludico, i giovani italiani della generazione Z rispetto ai coetanei dell’UE hanno una scarsa educazione al digitale, ad essere cittadini digitali e ad avere competenze digitali: anche per questo hanno poca consapevolezza delle possibilità che offre per il proprio futuro lavorativo un percorso di studi in ambito tecnologico.
Aumenta così il mismatch tra l’offerta e la domanda di lavoro delle imprese dell’Information Technology, che hanno notevoli difficoltà a reperire personale con le giuste competenze e attitudini, mentre parallelamente aumenta il numero dei Neet, ovvero di questi giovani che non studiano e non lavorano.
Secondo il Bollettino Excelsior, nel mese di ottobre 2022, in Italia gli specialisti in scienze informatiche – con 8.650 richieste - continuano ad essere tra le prime professioni con maggior difficoltà di reperimento. In particolare per quanto riguarda i giovani con meno di 29 anni, le imprese riescono a reperirne solo il 43%. Le richieste previste tra ottobre e dicembre 2022 sono oltre 24.500. Secondo il Documento di previsione dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia di Unioncamere, nel periodo 2022-2026, il fabbisogno di personale con competenze digitali di base sarà di quasi 2,2 milioni di occupati.
In Umbria nel mese di ottobre ci sono state 180 richieste di tecnici in campo informatico (220 nel mese di settembre), di cui il 39% riservate a giovani sotto i 29 anni. Ma la difficoltà di reperimento è altissima, ben il 62,8%, causata equamente da mancanza di candidati e preparazione inadeguata degli stessi. Per quanto riguarda il livello di istruzione, oltre il 57% delle posizioni era rivolto a diplomati.


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