Consiglio Fipe Umbria ConfcommercioRomano Cardinali confermato alla presidenza dall’Assemblea degli imprenditori umbri, che hanno delineato il programma dell’associazione per i prossimi cinque anni

(UNWEB) Sarà ancora Romano Cardinali, storico ristoratore alle porte di Perugia, a guidare Fipe Umbria Confcommercio per i prossimi cinque anni.

La conferma è arrivata dall’Assemblea dei pubblici esercizi umbri, riuniti nella sede perugina di Confcommercio, che hanno anche eletto il Consiglio direttivo Fipe Umbria Confcommercio, composto da: Tommaso Barbanera (Spoleto), Livia Coarelli (Perugia), Gabriele Masconni (Passignano sul Trasimeno), Paolo Martellini (Spoleto), Fabiola Mela (Bastia Umbra), Pasquale Molfetta (Assisi), Francesco Notazio (Orvieto), Daniele Sebastiani (Città di Castello).

Un Consiglio direttivo giovane, ampiamente rinnovato, che si presenta con una gran voglia di fare e di fare bene, a favore di una categoria che negli ultimi anni ha sofferto come poche altre.

Le nostre imprese – dice il presidente di Fipe Umbria Confcommercio Romano Cardinali – hanno vissuto un prolungato periodo di instabilità e insicurezza. Nonostante la confortante ripresa del turismo, che è stata un toccasana per l’economia del territorio, le minacce internazionali, i costi di materie prime ed energia fuori controllo, il ritorno dell’inflazione, non ci fanno stare tranquilli sul prossimo futuro. Trovarsi in crisi permanente significa dover sempre prendere decisioni, significa essere sottoposti ad un notevole stress, individuale e collettivo.

Nonostante questo, i nostri imprenditori, sono sempre ripartiti con grande slancio, nuovi entusiasmi, rinnovate motivazioni, condividendo i risultati con le loro famiglie, i loro collaboratori, le loro comunità.

In questi anni”, puntualizza il presidente Romano Cardinali, “Fipe Umbria è stata ogni giorno al fianco delle imprese ed è intenzionata a portare avanti la sua mission puntando su due filoni di intervento: da un lato il lavoro di rappresentanza, dall’altro quello di promozione delle imprese associate e del settore.

Sul fronte sindacale, il nostro programma di lavoro comprende certamente la revisione della legge regionale sulle sagre, ma anche la lotta a tutte le forme di abusivismo che minacciano le nostre attività e la salute degli umbri; il pressing sulle istituzioni per ottenere nuovi necessari interventi di incentivazione per il settore, ma anche la collaborazione con gli istituti professionali per il turismo in modo da colmare il gap tra ricerca e offerta di lavoro nel nostro settore, posizionandoci sul livello di alta qualità richiesto oggi dal mercato.

Sul fronte della crescita delle nostre strutture e della loro promozione, stiamo lavorando a convenzioni con fornitori che ci aiutino a valorizzare quanto produce la nostra terra, ma anche all’attivazione di percorsi di aggiornamento o formazione sui cibi della tradizione. Continueremo a progettare e realizzare iniziative promozionali collegate ai prodotti enogastronomici e al turismo di qualità, con circuiti di filiera di cui possa beneficiare una larga fetta di imprese umbre”.


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