Asm-TerniSindacato su stato dell'azienda di distribuzione luce acqua, illuminazione pubblica, igiene ambientale
I 3 sindacati chiedono insieme risposte a Ambito territoriale di competenza e Regione Umbria
(ASI) Terni – Soddisfazione per le prospettive di sviluppo, ma preoccupazione sulla capacità aziendale a livello finanziario ed economico. Questo, in sintesi, lo stato dell'Asm di Terni, società che si occupa della distribuzione di energia elettrica e acqua, della cura dell'illuminazione pubblica e dell'igiene ambientale nel Ternano, emerso con l'incontro del 12 novembre.

"A fronte della soddisfazione nel settore ambientale per la gara dell'Ambito territoriale (Ati) 4 Umbria che Asm si è aggiudicata, insieme all'attivo coinvolgimento in altri progetti di ricerca e sviluppo sul territorio – hanno detto i rappresentati di Uiltec e Uil trasporti congiuntamente a quelli del comparto delle altre tre sigle –, le organizzazioni sindacali denunciano la forte preoccupazione rispetto alla tenuta aziendale. Oltre alle imbarazzanti situazioni di morosità, con la sola Ast che deve 3 milioni di euro, infatti, si vive una grave situazione finanziaria, con possibilità di peggioramento, a causa della mancata corresponsione di quanto dovuto per il servizio svolto da parte di 5 Comuni appartenenti all'Ati 4 Umbria che a tutt'oggi non hanno firmato il contratto di servizio previsto dalla gara. Tutti i mesi Asm è chiamata a far fronte agli stipendi dei lavoratori che svolgono il servizio di igiene ambientale senza riscuotere un centesimo, con gravi ripercussioni nei confronti dei propri fornitori che subiscono, a loro volta, gravi ritardi sui pagamenti". Viste, poi, le conseguenze di queste situazioni sulle possibilità reali di sviluppo della società, i sindacati (con Uil, Filctem Fp Cgil, Ugl, Flaei Filt Cisl) hanno avanzato le proprie richieste. "Il sindacato – hanno detto i rappresentanti dei comparti di Uil Umbria – chiede ad Ati 4 Umbria un suo intervento immediato affinché gli amministratori dei Comuni inadempienti recuperino da subito la loro posizione saldando il debito con Asm e provvedendo, poi, puntualmente a versare il dovuto. Ulteriori ritardi non potranno essere tollerati dai lavoratori della società ternana che si riservano di intraprendere iniziative per garantire la vita della propria azienda". Richiesto, poi, l'intervento anche dell'ente regionale umbro. "È assordante il silenzio della Regione Umbria – hanno concluso i segretari territoriali sindacali – di fronte al tema complessivo dei servizi regionali, che vedrebbero proprio la necessità di un percorso di gestione unica regionale come minima dimensione utile a raggiungere una compatibilità economica, valorizzando le esperienze presenti ed evitando di farle soccombere sotto l'assedio di qualche colosso esterno. La mancata realizzazione dell'Autorità umbra per rifiuti e risorse idriche (Auri), i ritardi accumulati sul piano energetico regionale e quello dei rifiuti sono solo alcuni esempi di ciò che nella nostra regione non si riesce a fare o non si vuole fare. Nel frattempo, però, il sistema interno rischia di crollare sotto il peso delle ingenti difficoltà".


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