confartigianato XL(UNWEB) L’Anap, Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato Imprese Terni, esprime la propria preoccupazione sui dati pubblicati dal Sole 24 ore, una delle più importanti testate giornalistiche italiane di economia e finanza.


L’attendibilità degli stessi dati è garantita dalle Istituzioni Pubbliche e dagli Istituti di Ricerca come Ministero dell’Interno, Ministero della Giustizia, Istat, Inps, Agcom, Siae, Banca d’Italia, Scenari Immobiliari, Crif, Cribis, Prometeia, Iqvia, Istituto Tagliacarne e Infocamere.
La consolidata realtà che da sempre gli studi e le statistiche di ogni tipo presentino una situazione sociale ed economica decrescente a partire dal Nord fino al profondo Sud e che per questo motivo le Province Umbre abbiano sempre occupato delle posizioni mediane, viene in questo caso smentita dai risultati attuali sulla Qualità della Vita degli Anziani della nostra Provincia.
Terni infatti occupa nella classifica nazionale il 101° posto su 107.
Ancor più ci preoccupa il salto indietro subito dal 2024 al 2025 passando dal 48° al 101°.
Le maggiori criticità rilevate dai dati di questa ricerca sono in ordine decrescente: 1) Importo medio delle Pensioni di Vecchiaia 107° posto, 2) Utenti dei Servizi Sociali Comunali 105° posto, 3) Infermieri non Pediatrici 101° posto, 4) Spesa Sociale per Anziani 95° posto,
5) Consumo di farmaci per la Depressione 91° posto, 6) Orti Urbani 91° posto, 7) Consumo di farmaci per Malattie Croniche.
Rispetto alla Media Nazionale, l’importo delle Pensioni di Vecchiaia è meno di un terzo , gli Utenti dei Servizi sociali , meno di un sesto, gli Infermieri non Pediatrici sono quasi uguali alla media nazionale, il che sta a significare che la maggior parte delle Provincie soffre della stessa mancanza di personale infermieristico. La Spesa Sociale per gli Anziani, meno di un quarto, consumo di Farmaci contro la Depressione, maggiore di un quinto, Orti Urbani nessuno, consumo di farmaci per Malattie Croniche, più dieci per cento.
In questa graduatoria ci sono indicazioni abbastanza chiare sulle necessità e sugli interventi da mettere in campo per ridurre i gap rispetto alla media nazionale; Anap si rende partecipe a collaborare con le Istituzioni preposte nei limiti delle sue funzioni e disponibilità.
Ma la madre delle criticità è la grave mancanza della Medicina di Territorio la quale, pur
interessando tutte le fasce di età, costituisce per gli Anziani il più grande problema tra i tanti.
Il continuo aumento dell’età mediana degli Italiani, che ad oggi è di 47 anni, rappresenta plasticamente l’aumento degli ultrasessantacinquenni che dall’anzianità passano alla vecchiaia.
Questa è la fascia di età nella quale la fragilità aumenta ogni giorno e ogni giorno di più se ne rende necessaria una maggior cura ed un maggior impegno di persone e di mezzi.
Questa impellente necessità si scontra con la triste realtà dell’insufficienza, talvolta della totale mancanza, della Medicina di Territorio; insostituibile agente di garanzia di benessere sociale, fisico e psicologico. Pensiamo all’anziano che per una visita deve recarsi anche a decine di chilometri per farsi visitare, prescrivere cure o magari sentirsi rassicurare da un medico; nemmeno dal suo medico col quale sempre più difficilmente può entrare in contatto.
Abbiamo già da tempo intrapreso un’attività di tipo sindacale a tutela della Medicina di Territorio – afferma Luciano Vittori Presidente ANAP (Associazione degli Anziani e Pensionati) Gruppo Territoriale di Terni - sostenendo il mantenimento della Guardia Medica di Lugnano in Teverina, punto strategico e baricentrico rispetto ai paesi limitrofi.
Questo Servizio fu sospeso sine die senza sapere se e quando fosse stato riaperto con conseguenti enormi disagi per una rilevante popolazione.
La mancanza assoluta di medici in Italia ammonta a circa 38000 unità
Tutto questo è dovuto principalmente alla mancanza di Medici di Medicina Generale e d’Urgenza, specializzazione purtroppo disertata dai neolaureati che preferiscono scegliere altre specializzazioni; nel momento in cui devono scegliere veramente la loro vita futura e, nella pari serietà con la quale affrontano il Giuramento di Ippocrate, essi pensano umanamente al loro tornaconto economico: alcune specializzazioni li faranno guadagnare di più!
Occorre per migliorare questa situazione , incentivare prima di tutto i Corsi di Specializzazione di Medicina Generale e d’urgenza aumentando le borse di Studio che sono inferiori del 30% rispetto alle altre ed incentivare economicamente il reddito annuale di chi dedica la sua professione al mantenimento dell’ insostituibile presidio di Sanità Pubblica: il Medico di Famiglia o una moderna forma di tale figura.
Nel caso specifico dell’Umbria, le Borse di Studio per la Specializzazione di Medicina Generale e d’Urgenza sono state coperte solo per il 18% del totale disponibile.
Rispetto a tale tematica, – continua Cav. Luciano Vittori – abbiamo presentato delle proposte in sede di Consiglio Regionale , attraverso i rappresentanti politici di maggioranza per richiedere un intervento nel senso sopradetto; infatti, la Regione ha istituzionalmente la facoltà di indirizzare con incentivi economici le scelte dei neolaureati verso le figure professionali più necessarie.
Anche a livello nazionale la nostra organizzazione ha presentato in sede di Assemblea Programmatica analoghe proposte da presentare alle istituzioni e forze di Governo Centrale.
La nostra Organizzazione ANAP in sinergia con Confartigianato Imprese Terni intende proseguire il cammino intrapreso per la tutela ed il mantenimento dei livelli di assistenza agli anziani e garantisce la volontà di collaborare con tutte le istituzioni al fine di sostenere tutte le necessità di quella parte della società meno giovane, ha lavorato per tutta la vita ed ha il diritto di vivere serenamente il resto dei suoi anni.


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