confcommercioperugia(ASI) Perugia. "Una scelta opportuna", secondo il Settore Moda Confcommercio della provincia di Perugia, l'anticipo della data dei saldi, anche in Umbria, dal 5 al 3 gennaio. L'avvio delle vendite di fine stagione cadrà in questo modo di sabato, invece che di lunedì, consentendo ad imprese e consumatori di sfruttare al meglio il fine settimana.

La decisione assunta in questo senso dalla Regione Umbria si allinea a quella delle Regioni confinanti, come la Toscana, evitando una penalizzazione delle imprese umbre e una emorragia degli acquisti verso i territori di confine. Nelle scorse settimane l'ipotesi di anticipo dei saldi è stato oggetto di un sondaggio promosso da Federmoda-Confcommercio tra gli operatori, e anche nella nostra regione questa soluzione è stata ampiamente condivisa. "Meglio ancora – sottolinea il presidente Settore Moda Confcommercio provincia di Perugia Carlo Petrini – se si fosse riunita la Conferenza delle Regioni e questa opzione fosse stata presa a livello nazionale. In ogni caso l'anticipo al 3, che è stato deciso una tantum, rappresenta una opportunità commerciale in più che sarebbe stato un errore non cogliere".
Circa l'andamento degli acquisti di Natale, Petrini è certo che si vedrà solo da adesso in poi, passato il 16, ovvero il "giorno nero" del pagamento del saldo Imu e Tasi, "spauracchio" che fino ad ora ha reso molto cauti i consumatori. Alimentari e giocattoli restano in cima alla lista dei regali. In aumento la ricerca del regalo "tecnologico". La spesa media per persona, secondo una indagine da Confcommercio,in collaborazione con Format Research si attesta a 171 euro, in linea con il valore dello scorso anno, ma il 40,7% in meno rispetto al 2009 (era di circa 289 euro). Secondo la stessa indagine generi alimentari (73,3%) e giocattoli (51,6%) resteranno gli articoli più acquistati; in crescita i regali "elettronici" - smartphone (+3,5%), tablet (+1,4%), prodotti tecnologici in genere (+1,8%) - ma anche vino (+1,5%) ed elettrodomestici (+1,2%); in calo i prodotti per la cura della persona (-2,7%) e le calzature (-2,1%); tre italiani su cinque ridurranno il budget a disposizione per i regali rispetto allo scorso Natale e un consumatore su tre spenderà meno di 100 euro (+1,7% rispetto al 2013). Soltanto il 4,9% è intenzionato a spendere oltre 300 euro. Coloro che, più degli altri, hanno deciso di tagliare il budget per gli acquisti natalizi, sono in prevalenza i giovanissimi (fino a 24 anni), la fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni e le famiglie


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