(ASI) Perugia - Vale nel complesso oltre 60 milioni di euro l’intervento di contrasto alla povertà e di inclusione attiva disegnato dalla Giunta regionale e approvato ieri dal Consiglio regionale a seguito della risoluzione che fissa i criteri per l’utilizzo delle risorse aggiuntive regionali.

“Si tratta di un intervento di cui andare fieri, unico in Italia” - ha sottolineato il vice presidente della Giunta regionale Fabio Paparelli, promotore del provvedimento. “Si tratta – ha spiegato di un provvedimento mirato ad aiutare i più deboli tra i deboli, che integra le misure del Governo nazionale e che darà un sostegno al reddito ai soggetti svantaggiati, ma anche alla costruzione di un’autonomia delle persone verso percorsi di lavoro professionali. Il Governo regionale riesce così a dare un segnale di vicinanza e attenzione ai tanti umbri che vivono sotto la soglia di povertà e che negli ultimi anni hanno pagato più di altri il prezzo della crisi. Quasi 10 mila famiglie umbre, saranno raggiunte da interventi a sostegno all’inclusione attiva con importi variabili a seconda della composizione del nucleo familiare, e dunque tra i 2 mila e i 4 mila 800 euro all’anno, per percorsi inclusivi e finalizzati al miglioramento della propria condizione personale e lavorativa. Saranno due le misure regionali di estensione al SIA, ovvero alla misura nazionale di sostegno per l’inclusione attiva”. La prima destinata ai disoccupati/inoccupati che non rientrano nelle misure nazionali con un investimento regionale di 6.400.000 euro. Il disoccupato/inoccupato da almeno 6 mesi con un ISEE che evidenzia una condizione reddituale del nucleo familiare di basso livello, a seguito della fruizione dell'orientamento erogato dal Centro per l'Impiego competente, profilato e preso in carico, risulterà assegnatario di una misura di tirocinio extra-curriculare (di durata di 6 mesi, indennità complessiva € 3.600), scelta tra le offerte disponibili nella apposita sezione del Catalogo unico Regionale. L'azione regionale dovrebbe raggiungere circa 1.500 tra persone e famiglie, che si sommano ai 6500 nuclei raggiunti dal Sia. In particolare, lo stanziamento per l'attivazione di tirocini ammonta a 5 milioni di euro a cui si sommano gli incentivi a favore delle imprese che assumono soggetti deboli per ulteriori 1.400.000 euro. La seconda misura per oltre 5.600.000 euro sarà indirizzata invece a raggiungere le persone e le famiglie maggiormente vulnerabili attraverso l’attivazione di tirocini extracurriculari (per euro 4800 l’anno ad intervento, cifra comprensiva del tutoraggio). Misura che raggiungerà ulteriori 1100 tra persone e nuclei familiari. Le azioni saranno rivolte in particolare al rafforzamento della capacità di inclusione attraverso il lavoro delle persone adulte maggiormente vulnerabili e a rischio discriminazione. “Al fine di estendere la conoscenza di queste opportunità sul territorio sono previsti incontri con i Comuni delle Zone sociali a cui spetterà la gestione del SIA e la competenza del progetto personalizzato per ogni famiglia beneficiaria dell'intervento – ha concluso Paparelli”.


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